Novara - “Prima di chiedere soldi al Comune, ossia ai cittadini novaresi, consiglio all’Atc di fare i bene i conti, visto che finora li ha sbagliati più volte”: sono le parole del Sindaco di Novara Alessandro Canelli, in risposta all’ex presidente di Atc Nord Giuseppe Genoni che, nella giornata di ieri, ha tracciato un bilancio di attività a chiusura del suo mandato. “E’ evidente – prosegue Canelli - che fino all’ultimo giorno questa governance non ha compreso appieno le finalità di un ente di gestione di case popolari. Ritengo giusto che si presti attenzione all’aspetto economico, ci mancherebbe, attenzione che, peraltro, Atc non ha avuto per anni, generando da sola la situazione in cui versa oggi. Però non si possono nemmeno sottovalutare le conseguenze sociali di una gestione ragionieristica come quella che ha adottato questa governance che, lo ricordo, voleva sfrattare tutte insieme ben 700 famiglie. Di fronte a quell’ipotesi, non si è opposta solo l’amministrazione comunale, ma l’intera città, con tutte le sue associazioni ed istituzioni che operano nel sociale”.
La legge regionale 3 del 2018, quella che norma l’attività e le finalità delle agenzie territoriali per la casa, manifesta chiaramente come le funzioni di Atc dovrebbero essere “dirette alla salvaguardia della coesione sociale e alla riduzione del disagio abitativo di soggetti e nuclei svantaggiati”. La successiva legge regionale 17 ha anche disposto “la sospensione sia dei procedimenti di decadenza per morosità in corso sia dell’esecuzione delle decadenze già pronunciate”, in attesa della modifica del regolamento regionale effettuata a metà 2018. Nel frattempo, però, i tavoli di lavoro per l’individuazione delle morosità colpevoli hanno provveduto a stabilire piani di rientro per circa 750 nuclei familiari, sospendendo così, per legge, il millantato debito del Comune verso Atc. In quasi tutti i casi, è stato concordato un piano di rientro, rispettato in una percentuale del 60-70% (dati forniti da Atc). Per le manutenzioni straordinarie sono stati stanziati: nel 2016 per sostituzione canne fumarie via della Riotta 102 mila euro; nel 2017 per copertura di via Bonola 105 mila euro; nel 2018 200 mila euro per adeguamento degli alloggi comunali. Lavori ad oggi non realizzati, e non appaltati.
“Ringrazio il presidente uscente per la “collaborazione” che non c’è mai stata – aggiunge il vicesindaco Franco Caressa – In questi anni, abbiamo valutato centinaia di casi, con un occhio di riguardo alle eventuali ripercussioni sociali. Atc invece ha addirittura smesso di partecipare al tavolo. Siamo andati avanti comunque insieme alla Regione e ai sindacati che, diversamente da Atc, si sono mostrati molto collaborativi. Nonostante evidenti stanziamenti a bilancio, non sappiamo ad oggi se le manutenzioni siano state eseguite. Tutto questo suscitando grande disagio per la cittadinanza. Ci auguriamo che il prossimo presidente dia una nuova impronta a questo carrozzone, mettendosi a disposizione per risolvere i tanti problemi causati da quest’ultima gestione”.
“Questa governance non ha certo dato buona prova di sé – conclude il Sindaco Canelli - né da un punto di vista sociale né sotto l’aspetto manutentivo: aspettiamo da anni rendicontazioni mai arrivate per poter pagare gli interventi (e meno male che hanno bisogno di soldi!!!). Ci sono stati diversi casi di bollette pazze ai danni di cittadini in difficoltà. Ma di cosa stiamo parlando? L’unica cosa che sono riusciti a gestire bene è la sistemazione della loro nuova sede inaugurata con sfarzo alla faccia di chi da anni sta aspettando interventi nelle proprie abitazioni. Auguro al renziano Genoni migliore fortuna... altrove!”.