Novara - "Prosegue l'attività della nostra Amministrazione al servizio della città - afferma in una nota stampa il sindaco Alessandro Canelli - Sabato sera, abbiamo presentato, in anteprima, la fine dei lavori del Castello, coinvolgendo sia le imprese che vi hanno lavorato sia potenziali investitori che possano risultare attratti dalle potenzialità degli spazi a disposizione. Nei nostri piani, il Castello deve diventare un vero e proprio polo culturale e prima di aprirlo definitivamente vogliamo completare gli allestimenti e individuare anche un soggetto che lo possa gestire in maniera seria e strutturata. Nelle prossime settimane e nei prossimi mesi ci sarà quindi una fase di "transizione", in cui saranno organizzati eventi e iniziative per consentire ai novaresi di conoscere e "assaggiare" questo straordinario spazio che, di fatto, torna alla città. Stesso destino toccherà alle caserme: partirà nei prossimi giorni l'iter per la valorizzazione e l'utilizzo degli spazi, prima con una apposita Commissione in Comune in cui illustreremo l'accordo di programma tra l'Amministrazione e l'Agenzia per il demanio, successivamente firmeremo l'accordo che porteremo in Consiglio comunale per la ratifica definitiva. L'obiettivo è, ovviamente, quello di riqualificare e rifunzionalizzare in pochi anni quegli spazi, facendoli diventare la sede unica di tanti servizi per i cittadini. Un posto dove i novaresi possano andare con facilità e senza complicazioni a interfacciarsi con gli uffici pubblici, un posto per il quale immaginiamo però in prospettiva anche una valorizzazione data da nuove aree residenziali e culturali. Tra i prossimi argomenti di discussione, ci sarà sicuramente anche la possibilità di promuovere un'ordinanza contro i botti di Capodanno, un'iniziativa che riteniamo doverosa per tutelare sì i nostri amici a quattro zampe ma anche e soprattutto alcune fasce deboli della popolazione, come anziani, bambini e cardiopatici. Un pensiero voglio dedicarlo, infine, al quartiere di San Rocco. Dopo decenni, da domenica scorsa finalmente la comunità ha una nuova chiesa, in largo don Angelo Bozzola, persona straordinaria che per mezzo secolo si è spesa per il "suo" quartiere. Dopo 40 anni nel capannone e varie peripezie, è iniziato un "cammino" tutto nuovo per don Giuseppe Guaglio e la sua comunità, intesa in senso ampio e non solo religioso. La nuova chiesa sarà per tutti un importante punto di riferimento".