Novara - "Fare il punto sullo stato dell’arte delle cose, tra bilanci su quanto compiuto e impostato nell’anno che s conclude e quanto, invece, potrà vedere sviluppo e compimento nell’ormai imminente 2018". Questa la finalità alla base dell’incontro che il sindaco Alessandro Canelli ha avuto nella mattinata di venerdì 29 dicembre con i rappresentanti delle testate giornalistiche locali. All’incontro hanno partecipato anche numerosi esponenti della Giunta comunale, dello staff del Sindaco e della maggioranza consiliare.
“Seguendo quei criteri di trasparenza e di informazione nei quali crediamo fortemente – ha spiegato il primo cittadino – ci sembrava doveroso fare il punto sull’attività amministrativa, partendo dall’annuncio di una vera e propria 'rivoluzione' per la pubblica illuminazione, grazie a una delibera di giunta approvata proprio pochi minuti prima di questo incontro. Abbiamo aderito all’offerta di Consip per completare la sostituzione dei vecchi punti luce in città con lampade led di ultima generazione grazie a un investimento di sei milioni di euro circa da sostenere in nove anni. Di fatto, spendendo quello che attualmente spende il Comune per la sola energia elettrica dedicata, rimetteremo a nuovo l’illuminazione quasi dell’intera città, ritrovandoci nel pacchetto anche sessantanove telecamere per la videosorveglianza, cento videocamere per il controllo del traffico, una trentina di antenne wi-fi per ampliare il raggio di ricezione gratuito in città e un “bonus” da centotrentamila euro da utilizzare per l’illuminazione in remoto della nostra Cupola. Se si considera che cambieremo anche novanta chilometri di impianti elettrici, con relativi quadri, ormai obsoleti, causa di dispersione e di malfunzionamenti, ritengo che centreremo obiettivi di efficientamento energetico e di 'smart city' senza alcun aggravio della spesa”.
Tornando all’attività svolta, Canelli ha aggiunto che “per quello che riguarda le iniziative di livello basico, come la manutenzione ordinaria e straordinaria e il mantenimento dei servizi, segnalo che sono state avviate, eseguite o concluse nel corso del 2017 tutte le opere previste dal piano triennale, per un valore totale degli interventi di circa trentacinque milioni di euro, valore, questo, che include gli interventi di più 'corto' respiro come i lavori urgenti e irrinunciabili di viale Volta, o di messa a norma del Dal Lago, ma anche quelli strutturali e caratterizzanti come la riqualificazione dell’area delle ex Ferrovie Nord, o inclusi nel PORFESR, fino al Bando delle periferie. Abbiamo migliorato i rapporti con la Corte dei conti, tanto da ottenere la possibilità di fornire resoconti semestrali e non più trimestrali, visto che è stata apprezzata la virtuosità della nostra azione. Abbiamo incrementato la disponibilità di appartamenti di edilizia popolare, sistemandone e rendendone disponibili settantasette in un solo anno, contro la media di trenta-quaranta degli anni scorsi: per il 2018 l’obiettivo è raggiungere quota cento, per dare un’ulteriore risposta a quella emergenza abitativa che da anni colpisce la nostra città. Questo mentre abbiamo istituito il gruppo di lavoro per il controllo e rientro delle morosità, progetto che prima non esisteva e che una volta avviato qui è stato 'copiato' da altre realtà in Piemonte. Passando alla cultura, il 'fund raising' procede al meglio: nel solo 2017 abbiamo ottenuto cinquecentomila euro di finanziamenti per sostenere progetti sul territorio che altrimenti non avremmo potuto alimentare. Nel mentre, come dimostrato con l’'Estate novarese' e con 'Luci sul Natale', proseguiamo la stretta collaborazione con le realtà associative locali, per valorizzarle e garantire un’ampia offerta ai novaresi”.
Tra presente e futuro, il sindaco ha poi illustrato diversi progetti strategici “che siamo convinti possano caratterizzare il periodo di medio e lungo termine della nostra città. Dalla creazione di infrastrutture, come attestato dai lavori per la fibra ultraveloce, passando per i lavori del Bando delle periferie e del PORFESR, fino all’attivazione di due varianti storiche per la città: quella di Agognate e quella di Sant’Agabio, dove stiamo registrando già interesse per nuovi insediamenti che oltre a riqualificare il quartiere possano portare anche lavoro e investimenti. Nell’ottica di riqualificare Sant’Agabio si inserisce anche il rilancio dell’ex-Molino Tacchini, che a sua volta contribuirà a rendere più dignitosa e appetibile la zona. Intanto è già agli atti all’Ufficio Urbanistica il progetto di parcheggio sotterraneo della Curia, quello che nei nostri piani dovrebbe portare – ma non è detto che non si possa fare anche prima del parcheggio stesso – alla pedonalizzazione di piazza Martiri. A Veveri, poi, potrà arrivare quel cinema multisala che la nostra città aspetta da anni e che un cambiamento della attuale legge regionale renderà possibile insediare accanto al polo commerciale inaugurato pochi mesi fa. Siamo quasi al dunque anche per quanto riguarda il recupero di altre due realtà che da anni animano il dibattito cittadino: Casa Bossi e l’ex-Macello. Registriamo anche importanti interessi per dare nuova vita al Centro sociale di viale Giulio Cesare, oltre alla disponibilità di operatori a investire nell’area dell’ex-De Agostini a Sant’Andrea. Aspettando la Città della Salute e della Scienza, un’opportunità storica per la nostra città, e un’opera importante come il “baffo ferroviario” che devierà fuori dalla cerchia urbana gran parte del traffico merci, il futuro passa anche da forti investimenti in tema ambientale. Investimenti che andranno in tre direzioni: installazione di centraline energetiche per il “rifornimento” delle auto elettriche, nuove piantumazioni – e già quest’anno ne sono state effettuate millesettecento – e realizzazione del teleriscaldamento, che partirebbe dal polo chimico di Sant’Agabio per irradiarsi sull’area sud ed est della città, liberandola potenzialmente da settecento camini. Con ovvi benefici per l’ambiente. Insomma, per quanto la strada da compiere sia certamente ancora lunga, quel che è certo è che siamo in pieno movimento e divenire. La città è ripartita e il futuro lo stiamo progettando e costruendo quotidianamente, cercando di attrarre investimenti, siano essi interamente pubblici, interamente privati o in partnership tra i due ambiti. Certo, non è dato a oggi sapere se riusciremo a realizzare tutto quanto abbiamo impostato, ma sicuramente ci sono buoni margini per riuscire a concretizzare molti dei nostri progetti. Il 2018 rappresenterà, in tal senso, un crocevia importantissimo per la Novara che verrà”.