Novara - "Nei giorni scorsi - si legge in una nota del Pd novarese - abbiamo avuto notizia che il sindaco Canelli ha deciso di liquidare – senza alcun confronto nelle sedi istituzionali – lo storico “Consorzio case di vacanza dei Comuni Novaresi”, di cui il Comune di Novara è capofila e che è proprietario delle strutture turistiche di Druogno e Cesenatico. Due case che in oltre sessant’anni di storia hanno permesso a molte centinaia di ragazzi famiglie e anziani novaresi, spesso in condizioni di fragilità economica, di godere di qualche giorno di vacanza nel periodo estivo. Stando alle poche informazioni disponibili, Canelli avrebbe assunto la decisione di cancellare il Consorzio, comunicandola al consiglio di amministrazione e chiedendo che lo stesso assumesse la delibera di autoscioglimento, già predisposta dagli uffici. Una delibera che afferma che la scelta dello scioglimento avrebbe carattere di atto dovuto ai sensi della più recente normativa sugli enti locali. Una seduta del CdA, già convocata con questo obiettivo, sarebbe saltata per mancanza del numero legale, e una ulteriore seduta sarebbe già convocata per il 22 febbraio. Il gruppo del Partito Democratico al Consiglio Comunale di Novara ritiene che una scelta di questa rilevanza, sulla quale nutriamo forti dubbi, per le sue implicazioni sociali ed anche economiche, non debba passare inosservata. Il tema dello scioglimento del consorzio era stato posto anche negli scorsi anni, e per questo era stato più volte richiesto tramite la Prefettura, un parere al Ministero della Funzione Pubblica. Nessuna risposta ufficiale era mai giunta da Roma, ma l’interpretazione prevalente messa per iscritto dalla stessa Prefettura era che il Consorzio Case Vacanze conservasse un carattere di consorzio socio assistenziale e per questo non ne fosse obbligatorio lo scioglimento. Del resto lo stesso Comune di Novara sta sostenendo proprio in questi giorni in un contenzioso con il Comune di Druogno che alla casa di vacanza che sorge nel territorio dello stesso comune non debba essere applicata la tariffa Tari delle strutture turistiche proprio per la sua natura socioassistenziale. Sappiamo bene, sempre per la conoscenza acquisita negli anni di governo della città di Novara, che la “mission” e le modalità gestionali del Consorzio devono certamente tenere conto del mutato contesto sociale, e in questo senso ci si era già mossi negli anni scorsi. Ma crediamo che lo scioglimento senza alcun ragionamento di prospettiva rischi di essere una scelta frettolosa e sbagliata, e che possa generare più problemi che benefici. Soprattutto crediamo che sia doveroso che il Consiglio Comunale di Novara, Comune a cui spetta il dovere di indirizzo rispetto alle sorti delle strutture di Druogno e Cesenatico, sia coinvolto nelle scelte e nelle decisioni. Per questo motivo chiederemo la convocazione di una commissione urgente per affrontare il problema. Abbiamo già comunicato in via informale la nostra richiesta al presidente del Consiglio Comunale che ci ha manifestato la sua disponibilità in tal senso. Crediamo che una storia di oltre mezzo secolo non possa essere cancellata con un tratto di penna, per di più senza una prospettiva chiara e correndo seri rischi. Chiediamo al sindaco di aprire un confronto nella sede istituzionale propria, anche in considerazione dei dubbi che, ci risulta, diversi altri comuni tra i 144 che compongono il Consorzio hanno manifestato".