Novara - Riceviamo e pubblichiamo da Casa Pound Novara: "Ennesima ordinanza comunale relativa alla "tutela della sicurezza e del decoro urbano". Parliamo in particolare della numero 746 che riguarderebbe le zone adiacenti la Stazione Ferroviaria - spiega Simone Gaiera responsabile provinciale di CasaPound Italia, che continua - una disposizione che purtroppo non ha nulla di nuovo rispetto a quelle indette nel 2009 e nel 2013, e che quindi dimostra la totale inefficienza di iniziative del genere. La zona della stazione e quelle limitrofe si trovano ancora nello stesso stato di degrado ma, invece, sono state colpite le attività oneste che si sono viste limitare orari e permessi, se non addirittura costrette a chiudere. Evidentemente una politica esclusivamente repressiva non porta ad alcun beneficio per la popolazione residente. Siamo convinti che chi è dedito all'illegalità non si preoccupi troppo che chiuda un bar o una panetteria e ci metterebbe poco a spostarsi in "piazze" migliori. In questi anni, di disposizione in disposizione, abbiamo assistito a uno spostamento del problema sicurezza dalle zone più periferiche verso il centro cittadino, senza riscontrare alcun miglioramento. Il sindaco, l'amministrazione e le forze dell'ordine coinvolte dovrebbero pensare che in un periodo di forte crisi economica, limitazione del genere pesano come macigni sulle attività già provate da regimi finanziari e burocratici al limite della vessazione. E' obbligatorio pensare allora anche alle attuali politiche sull'immigrazione che importano decine di persone senza la garanzia che questi possano avere i mezzi di sussistenza legali, con la possibilità che vadano invece ad ingrossare ulteriormente le fila della criminalità cittadina. Serve un controllo più capillare e degli interventi concreti nelle zone a rischio. Di sicuro non bastano ordinanze e videocamere. A suon di divieti - conclude Gaiera - ci domandiamo se non arriveremo un giorno ad avere una ordinanza di coprifuoco in stile periodo bellico".