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Novara - Doppio appuntamento con Casa Pound Novara. Sabato 12 marzo ore 17, presso l'Albergo Italia in via Solaroli 8 a Novara si parla del caso Marò. Parteciperanno Simone Gaiera (responsabile provinciale CasaPound Italia Novara), Luigi di Stefano (perito giudiziario già impegnato nella riscostruzione della vicenda Ustica) e Chiara Giannini (giornalista di guerra). "A quattro anni dall'inizio di questa paradossale vicenda, i nostri due fucilieri di marina si ritrova in un limbo giudiziario con l'aggravante, per uno di loro, di essere prigioniero di un paese straniero - così Simone Gaiera, responsabile novarese di CasaPound – Con questa conferenza, oltre a dare voce ai nostri soldati, smonteremo il castello di carte su cui si basano le accuse del governo indiano e a cui i vari governi italiano succedutisi non hanno fatto nulla per opporsi. Non siamo più disposti ad accettare che questa situazione sia continuamente taciuta dalla politica e dai media nazionali, così come non sopportiamo più questa continua umiliazione per le nostre Forze Armate e la nostra sovranità. Inoltre - conclude Gaiera - volgendo il pensiero a quanti si sono professati da subito colpevolisti, ricordiamo che uno Stato serio non abbandona i propri concittadini. Anche perché non sappiamo quanti possano permettersi il lusso di volere uno Stato che salvi solo chi se lo merita".
Sabato 19 marzo alle ore 16 presso La Perla Nera in corso della Vittoria 23D a Novara, il Blocco Studentesco presenterà invece il romanzo "Indian Summer '70", ospite l'autore Maurizio Murelli. "Sarà un viaggio nella piazza "nera" milanese degli anni '70, un'avventura fra il passato ed il presente - così Mattia Marinò, referente del Blocco Studentesco novarese e curatore dell'evento - un modo per conoscere meglio una parte della nostra storia recente e la gioventù di quegli anni. Questo sarà il primo di una serie di iniziative culturali che realizzeremo quest'anno e in cui non vogliamo solo approfondire un discorso storico che troppo spesso viene ignorato nelle scuole o su cui c'è molta confusione, ma vogliamo creare dei veri e propri momenti di confronto generazionale".