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Case popolari, morosità e controlli: botta e risposta Pd-Canelli

Novara - Botta e risposta tra il circolo di Novara del Partito Democratico e il sindaco Alessandro Canelli su un tema di stretta attualità: l'emergenza abitativa e la questione case popolari. Dal Pd scrivono: "Il Sindaco Canelli per la fine 2017 ha fatto il punto su quanto fatto dalla propria amministrazioni da quando è stato eletto. Ci spiace constatare che in merito all’emergenza abitativa, ometta completamente che è riuscito ad ottenere dei buoni risultati solo ed unicamente grazie al grande supporto e alle azioni che Regione Piemonte e ATC Piemonte Nord hanno saputo mettere in campo.  Entrando nel merito: le maggiori manutenzioni che hanno permesso di aver più immobili disponibili nel 2017 sono dovute da una parte alla legge nazionale n.80 che, dopo anni, grazie al Ministro Delrio, mette a disposizioni diversi milioni di Euro per rendere agibili migliaia di alloggi attualmente non assegnabili in tutta Italia, compreso anche il Piemonte e Novara, e dall’altra agli effetti del lavoro di efficientamento svolto dal Presidente Giuseppe Genoni che ha permesso ad ATC Piemonte Nord di utilizzare al meglio i propri fondi. Per quanto riguarda le morosità, il Sindaco si dimentica che il gruppo di lavoro è stato richiesto al Comune di Novara proprio dalla Regione Piemonte. Quest’ultima tra il 2016 ed il 2017 è intervenuta attraverso una modifica della legge n.3 del 2010 per variare i metodi di accertamento delle morosità incolpevoli, permettendo così ai Comuni di intervenire dopo tre mensilità e non dopo anni e ha introdotto la possibilità di sottoscrivere piani di rientro, strumento abbondantemente utilizzato dal Comune. Per Novara, la Regione ha fatto ancora di più: infatti ha messo anche a disposizione personale per velocizzare il lavoro del gruppo. Nonostante il supporto regionale, il Comune continua a procedere a rilento, con il rischio che le morosità arretrate vengano smaltite nel 2020… Signor Sindaco meno lodi e più fatti per aiutare i cittadini".

Non s'è fatta attendere la replica del sindaco. In un comunicato Alessandro Canelli afferma: "Ritengo doveroso compiere alcune precisazioni in riferimento al comunicato stampa diramato nella giornata di giovedì 4 gennaio dal Circolo Pd di Novara, in cui è scritto (riporto testualmente) “Per quanto riguarda le morosità, il Sindaco si dimentica che il gruppo di lavoro è stato richiesto al Comune di Novara proprio dalla Regione Piemonte. Quest’ultima tra il 2016 ed il 2017 è intervenuta attraverso una modifica della legge n.3 del 2010 per variare i metodi di accertamento delle morosità incolpevoli, permettendo così ai Comuni di intervenire dopo tre mensilità e non dopo anni e ha introdotto la possibilità di sottoscrivere piani di rientro, strumento abbondantemente utilizzato dal Comune.....eccetera, eccetera...”. Chiunque sia minimamente informato sul tema e abbia affrontato con noi la situazione emergenziale venutasi a creare dopo anni di completa assenza di controllo sul fenomeno, sa che una affermazione di questo genere non solo mistifica la realtà ma mortifica anche il lavoro svolto da tutti coloro i quali sin dall’inizio del nostro mandato si sono impegnati affinché non esplodesse una vera e propria bomba sociale. Per conoscere la verità basterebbe che il circolo del PD chiedesse direttamente all’assessore Ferrari come sono andate le cose. L’assessore Ferrari non potrebbe far altro che confermare che la soluzione dei tavoli di lavoro attualmente in essere è nata da una precisa strategia e modalità di lavoro la cui genesi rivendichiamo con forza, così come d’altronde dimostrano incontri fatti, atti e corrispondenze. Io accetto qualunque critica ma non accetto che si stravolga la realtà e non si riconosca il lavoro e l’iniziativa svolta. È stata la nostra Amministrazione, attraverso contatti in parallelo del sottoscritto con l’assessore regionale competente Augusto Ferrari e del nostro Direttore Generale Roberto Moriondo con gli uffici regionali di riferimento, a sollecitare questo tipo di soluzione (i fatti risalgono all’autunno 2016, poco dopo il nostro insediamento), trovando per altro pieno appoggio da parte della Regione stessa, a tutti i livelli. Il modello adottato e pensato per Novara è stato poi ovviamente e giustamente esteso anche alle altre realtà regionali attraverso un accordo Anci, ma la richiesta di intervento straordinario e la soluzione prospettata è nata da Novara. Piuttosto il circolo del PD, che noto con dispiacere che pur di mettere in cattiva luce la nostra amministrazione non si ferma davanti a nulla, dimentica incredibilmente che il problema nella nostra città ha assunto i connotati del vero e proprio dramma perché prima di noi nessuno si è preoccupato in passato di compiere controlli. Fossero questi stati tempestivi e puntuali, non ci troveremmo oggi a dover analizzare centinaia di casi, uno a uno, e con una dotazione organica inferiore a quella inizialmente prevista. Continuo a leggere attacchi e suggerimenti da parte di qualcuno che evidentemente ha la memoria corta e che funziona solo ad intermittenza. Pongo io a queste persone, allora, una semplice domanda: visto che il problema riguarda gli anni in cui eravate proprio voi ad amministrare, perché non avete mai fatto nulla per risolverlo?"