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Cave, Rossi: L’esperienza di Novara non deve essere cancellata, ma diventare modello

"Servono più controlli e maggiore attenzione ambientale: si rinnovi anche il protocollo con la Prefettura"
Domenico Rossi

Novara - Riceviamo e pubblichiamo dal consigliere regionale Domenico Rossi (Pd): "E’ un brutto segnale quello della mancata riunione della Commissione ambiente della Provincia di Novara denunciata dai consiglieri Allegra e Uboldi. È un peccato, infatti, che il consiglio provinciale sottovaluti e non si occupi di un problema fondamentale per il nostro territorio come quello del riempimento dei vuoti di cava. Le preoccupazioni di Allegra e Uboldi non solo sono condivisibili, ma coincidono con quelle che ho manifestato in Commissione Ambiente in Regione Piemonte ottenendo un rinvio del voto sul regolamento regionale sui vuoti estrattivi. Un documento atteso 5 anni, quando la legge del 2016 lo prevedeva entro 180 giorni dall’approvazione della norma, che non rispetta le aspettative e le finalità del legislatore e cancella l’esperienza virtuosa di questi anni della Provincia di Novara, unica ad aver messo in pratica una programmazione sul tema estrattivo. Sono riuscito ad ottenere un rinvio del voto di due settimane in modo da avere il tempo di presentare alcuni emendamenti che vanno nella medesima direzione indicata dai consiglieri provinciali: una maggiore tutela ambientale soprattutto per gli scavi in falda e maggiori garanzie sul tema dei controlli. Soprattutto se a tutto questo aggiungiamo che il Protocollo cave con la prefettura è scaduto da aprile e non è stato ancora rinnovato. Ritengo, e lo affermo da tempo, che il Paep della nostra provincia sia un modello da adottare su scala regionale perché offre le maggiori garanzie, ma è necessario che la Provincia faccia sentire forte la propria voce in sede regionale per salvaguardare un piano all’avanguardia e non ritrovarsi con strumenti spuntati in termini di vigilanza e controllo. Mi auguro sinceramente che anche le forze di centrodestra colgano lo spirito di condivisione e ascolto che aveva contraddistinto la stesura e l’approvazione della legge del 2016 di cui sono stato primo firmatario. Le dinamiche politiche non possono mettere a rischio un percorso finalizzato a implementare i processi di legalità e migliorare la tutela dell’ambiente e della salute dei cittadini".