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CHIUSURA UFFICI POSTALI A NOVARA: COSA CAMBIA IN CITTA'?

Le impressioni degli assessori Armienti e Stangalini

Novara - Due nuovi ATM Postamat a San Rocco e Lumellogno verranno installati entro qualche settimana, saranno resi disponibile servizi al domicilio tramite la rete dei postini e verranno rafforzati i punti Lis delle zone dove chiuderanno gli uffici postali (in particolare San Rocco e Vignale). Sono questi gli accordi presi questa mattina in un incontro con Poste Italiane a cui hanno partecipato gli assessori Maria Cristina Stangalini e Teresa Armienti.

“Ribadita per l’ennesima volta la nostra contrarietà alla scelta di poste Italiane di chiudere gli uffici di Torrion Quartara e Vignale – spiega il Sindaco di Novara Alessandro Canelli – abbiamo preferito scegliere la strada della trattativa piuttosto che quella di un percorso legale che porterebbe ad esiti incerti, come successo in molti altri comuni d’Italia, e controproducenti. I rappresentanti di Poste Italiane hanno accolto le nostre richieste, a partire dai due ATM Postamat di San Rocco e Lumellogno (qui richiesti da molto tempo), garantendo che nei prossimi mesi si lavorerà anche sugli altri servizi che daranno la possibilità ai cittadini di sbrigare le pratiche più importanti, come pagamento delle utenze, prelievi ecc. Abbiamo chiesto supporto peraltro alle fasce più “deboli”, in modo particolare agli anziani che maggiormente risentiranno dell’assenza degli uffici. E anche su questo Poste ci ha indicato una soluzione con i servizi a domicilio attraverso la rete dei portalettere che sarà disponibile anche nelle zone della città dove verranno chiusi gli uffici ma non solo. Il dialogo ha portato a risultati importanti per i Novaresi che, per le attività di consulenza, dovranno rivolgersi agli Uffici limitrofi dotati di sala consulenza. Ovviamente monitoreremo affinché gli impegni presi vengano rispettati”.

“Un dialogo costruttivo – conclude l’assessore Maria Cristina Stangalini – partito nel momento in cui Poste Italiane ha scelto, come in molti altri comuni del nostro Paese, di chiudere alcuni uffici sulla base di valutazioni dettate da uno specifico piano aziendale. Le Poste si sono immediatamente dette disponibili ad affrontare la questione proponendo soluzioni alternative che verranno messe in campo già nelle prossime settimane e nei prossimi mesi per quanto riguarda i servizi più avanzati e tecnologici”.