Novara - Finalmente arriva il Sì al progetto della nuova Città della Salute, approvato in Regione dal Consiglio quasi all'unanimità (contrario solo il gruppo del Movimento 5 Stelle). Queste le considerazioni di alcuni dei protagonisti della scena politica.
Grande soddisfazione è stata espressa stamattina dall’assessore regionale alla Sanità del Piemonte per l’approvazione della legge regionale sul finanziamento della nuova Città della Salute di Novara. Un progetto che in quindici anni ha avuto un iter molto travagliato e che, all’insediamento della nuova Giunta regionale, risultava bloccato per l’opposizione dell’allora ministro della Sanità. L’assessore ha spiegato che l’attuale forma di finanziamento di partenariato pubblico/privato, è al momento l’unica possibile, in quanto il ricorso ai fondi Inail avrebbe richiesto un ulteriore rinvio dell’opera, così come l’insufficiente capacità di indebitamento della Regione non consentiva il ricorso all’accensione di un apposito mutuo, né tantomeno il finanziamento con fondi propri. Grazie all’azione di efficientamento praticata dall’Assessorato, con il supporto della Cassa depositi e prestiti, si è provveduto a rivedere il Piano economico finanziario, ottenendo un primo risparmio di oltre 90 milioni di euro di interessi (risparmi sui canoni di gestione), ai quali andranno probabilmente ad aggiungersi le ottimizzazioni che deriveranno dalla revisione del progetto, attraverso l’adattamento della struttura ai nuovi standard di edilizia sanitaria. L’assessore ha inoltre fatto presente che in questi mesi non si è “perso” tempo, ma si è agito in forma prudenziale, con evidente beneficio per le casse regionali. Ora la legge regionale di finanziamento della nuova Città della Salute di Novara passerà al vaglio del Ministero per l’accoglimento definitivo, prima dell’avvio delle procedure della gara d’appalto. L’opera prevede uno stanziamento statale di 95 milioni di euro, più 5 milioni stanziati dalla Regione e 220 milioni dai privati, per un totale di 320 milioni di euro.
Al via il progetto Città della Salute e della Scienza di Novara, che è stato approvato stamane dall'aula di Palazzo Lascaris. Il sì alla legge da parte del Consiglio regionale era una notizia molto attesa, valutata l'importanza dell'opera e il lungo iter. Soddisfazione per l'esito è stata espressa da tutto il Gruppo Lega Salvini Piemonte, per voce del suo presidente, Alberto Preioni. "Abbiamo voluto e sostenuto questo progetto con molta determinazione - commenta Preioni - e oggi finalmente è arrivata l'approvazione da parte dell'aula. Un iter molto lungo, durato oltre vent'anni, che grazie all'accelerazione imposta da questa maggioranza trova, dunque, compimento. Incomprensibile - aggiunge Preioni - è invece la posizione tenuta dal M5S, che ha alzato un muro. Di ciò ne renderanno conto ai loro elettori. Dal canto nostro, non possiamo non sottolineare come la compattezza di tutta l'aula di Palazzo Lascaris sarebbe non solo auspicabile, ma anzi indispensabile quando di mezzo ci sono temi così fondamentali: il nostro compito è quello di dare risposte a tutti i piemontesi, mettendo da parte casacche di partito e ideologie. Da cittadino del Vco - termina Preioni - sono orgoglioso che Novara avrà il suo nuovo ospedale, un polo d'eccellenza che diverrà fiore all'occhiello del Piemonte orientale. Ora avanti spediti per il Nuovo ospedale di Domodossola e potenziamento del Castelli"- conclude Preioni. Esprimono grande soddisfazione anche i consiglieri regionali novaresi Riccardo Lanzo, Letizia Nicotra e Federico Perugini: "Si tratta di un progetto di caratura nazionale - affermano - che darà risposte concrete alle esigenze mediche dei novaresi, ma che comporterà anche benefici di natura tecnologica ed economica per tutto la parte orientale della regione. E per questo motivo ringraziamo i consiglieri che hanno detto sì, dimostrando buon senso, attenzione e interesse verso un tema, come la salute, che ci tocca tutti da vicino". Così in una nota il Presidente Gruppo Lega Salvini Piemonte Alberto Preioni e i consiglieri regionali Riccardo Lanzo, Letizia Nicotra e Federico Perugini.
“La giornata di oggi segna un passo decisivo per la realizzazione della Città della Salute e della Scienza di Novara” il vicepresidente della Commissione Sanità, Domenico Rossi, commenta così l’approvazione della legge regionale richiesta dal Ministero necessaria a sbloccare il finanziamento statale per il nuovo ospedale novarese. “Entriamo così nella parte conclusiva di un lungo percorso che ha coinvolto Regione Piemonte, Comune di Novara, Azienda Ospedaliera e Università del Piemonte Orientale” prosegue Rossi evidenziando che quello odierno rappresenta un passaggio non conclusivo ma fondamentale “perché - spiega - ora Regione Piemonte potrà richiedere ufficialmente il decreto di finanziamento al Ministero che, una volta ricevuto, permetterà all’Azienda Ospedaliera di partire con la gara necessaria a individuare il partner privato che realizzerà la Città della Salute e della Scienza”. Un progetto che verrà realizzato attraverso la modalità del Partenariato Pubblico Privato. “Non è stato semplice superare le perplessità dell’assessorato sul Partenariato Pubblico Privato - dichiara Rossi - ma il caso specifico di Novara non ammetteva alternative: trattandosi di un progetto già parzialmente finanziato e molto avanti nelle fasi di progettazione sarebbe stato irresponsabile riportare le lancette all’inizio del percorso cercando nuove forme di finanziamento. L’ipotesi INAIL che in molti hanno evocato in questi mesi non è stata praticabile per Novara come ha spiegato l’assessore Icardi che per primo l’aveva proposta. Nella migliore delle ipotesi avremmo perso anni e comunque, in ogni caso, avremmo dovuto rinunciare al finanziamento statale.”. Una posizione condivisa da tutto l’emiciclo o quasi precisa Rossi: “Se ne sono convinti la maggioranza e l’assessore Icardi, ma non i consiglieri del Movimento5Stelle che anche oggi hanno votato contro il disegno di legge per Novara mentre al loro movimento e alla sindaca Appendino sta bene il PPP per il Parco della Salute di Torino: è inspiegabile considerato che le procedure sono pressoché identiche. Ritengono il PPP uno spreco di risorse, ma lo accettano per Torino e mentre sono al governo non ne chiedono l’abrogazione. Un atteggiamento francamente difficile da comprendere”. Oltre alla posizione del M5S da segnalare un altro elemento politico rilevante: "Solo la responsabilità del centrosinistra, che ha mantenuto il numero legale - dichiara Rossi - ha evitato l'ennesimo rinvio a causa del gruppo di Fratelli d’Italia che ha disertato le votazioni dei primi due articoli”. Ogni incertezza o ritardo costa milioni di euro alle tasche dei piemontesi. “Non si può parlare di risparmi solamente quando si analizza il costo dell’opera. Anche il tempo, in questo caso, è denaro. Ogni anno abbiamo un saldo negativo di 80 milioni di euro per la mobilità passiva (-211 milioni alla Lombardia nel 2018) - spiega Rossi - per questo abbiamo bisogno di potenziare la nostra offerta con strutture e servizi di qualità. La città della salute di Novara e il Parco della Salute di Torino rappresentano il perno di un percorso fatto di innovazione ed eccellenza. A Novara sarà realizzata una struttura moderna, all’avanguardia che sarà riferimento per l’intero quadrante. Un investimento importante anche per il sistema economico del territorio”. Proprio in questa chiave, con la consapevolezza che il ciclo del contratto pubblico è luogo privilegiato per mafie e corruzione il Consigliere Dem ha voluto presentare un Ordine del Giorno (approvato) collegato alla norma. “Un documento che ha l’obiettivo di favorire la predisposizione di iniziative utili alla prevenzione dei fenomeni corruttivi e delle infiltrazioni della criminalità organizzata. La mia proposta prevede l’introduzione dei “patti di integrità” (uno strumento previsto dalla legge, dall’ANAC e dalla Commissione europea che garantisce la trasparenza e la correttezza delle gare d’appalto, contribuisce alla realizzazione di progetti di successo e permette di risparmiare denaro pubblico), l’estensione del protocollo ANAC già siglato per Torino all’opera Novarese e la stipula di un apposito protocollo con prefettura e forze dell’ordine per un controllo puntuale e costante dei cantieri, sulla scorta del protocollo cave”. Così come, sempre su proposta di Rossi, è stato approvata una mozione che impegna la Regione a sostenere l’azienda ospedaliera per evitare che l’eventuale aumento del canone annuale si traduca in un taglio di servizi sanitari per il territorio. Una serie di contromisure da adottare prima della gara d’appalto così come al più presto la città di Novara dovrà interrogarsi sul futuro dell’attuale area che ospita l’Ospedale Maggiore: “Per la città una vera e propria sfida di rigenerazione urbana e riuso, che interessa anche l’ospedale San Rocco di Galliate. Non possiamo permetterci di avere spazi abbandonati e degradati nel cuore della città e per questo la progettazione, i lavori e lo spostamento dovranno necessariamente coincidere” conclude Rossi.
“La Città della Scienza e della Salute di Novara si farà”. Così il Sindaco di Novara Alessandro Canelli commenta l’avvenuta approvazione, questa mattina a Torino, della legge regionale finalizzata a sbloccare il finanziamento statale per la realizzazione del nuovo ospedale universitario novarese. “Oggi, il Consiglio regionale del Piemonte ha deliberato l'approvazione della legge che sblocca il finanziamento ministeriale. Era l'ultimo tassello richiesto per poter rendere realtà ciò che da tanti anni il territorio aspetta e sul quale hanno lavorato a più riprese e trasversalmente amministrazioni e forze politiche novaresi. Ora non ci sono più alibi per nessuno. Si proceda speditamente al fine di predisporre nel più breve tempo possibile i bandi per la progettazione, costruzione e gestione del nuovo ospedale universitario. Un ringraziamento – conclude il Sindaco Canelli – va ai consiglieri regionali che, con grande impegno, hanno reso possibile questo risultato”.
"Con l’approvazione della legge regionale sullo sblocco del finanziamento ministeriale la realizzazione della Città della Salute e della Scienza di Novara è concretamente vicina". Il presidente della Provincia Federico Binatti esprime "a nome dell’Amministrazione di palazzo Natta grande soddisfazione per un passo necessario per far sì che si possa procedere con la completa progettazione di un’opera pubblica, tra le più importanti di quelle realizzate nel nostro territorio negli ultimi cinquant’anni. Un’opera – prosegue il presidente – che è da ritenersi strategica sia sul piano strettamente sanitario a vantaggio dei cittadini e dei pazienti del quadrante, sia anche su quello del potenziamento della ricerca in campo medico-scientifico: le nuove strutture dell’area in viale Piazza d’Armi saranno infatti in grado di ospitare al meglio gli spazi destinate alle attività di assistenza sanitaria e quelle dei ricercatori dell’Azienda ospedaliero-universitaria “Maggiore della Carità”. Si tratta di un successo che ha radici profonde e rispetto al quale le forze politiche novaresi, come anche quelle del mondo ospedaliero e universitario, si sono da anni sempre mosse all’unisono. Oggi – conclude il presidente – si raccolgono finalmente i frutti di un lavoro corale, rispetto al quale il nostro territorio non può più aspettare: ci auguriamo che la posa del primo mattone possa avvenire al più presto, senza più battute d’arresto per questo importante iter".