Novara - Ci scrivono Paolo Luigi Burlone e Davide Dellarole, che a Novara presentano "Un progetto per fermare il declino dell'Italia". "Con questa idea il gruppo novarese del movimento fondato da Oscar Giannino, Michele Boldrin, Sandro Brusco, Alessandro De Nicola, Andrea Moro, Carlo Stagnaro e Luigi Zingales - spiegano - si presenterà ai tanti sostenitori che, sul web, hanno aderito al manifesto dei 10 punti di "Fermare il declino". E proprio *Alessandro De Nicola* incontrerà i Novaresi l'11 ottobre in Novara alla via Paolo Solaroli 8 presso l'Albergo Italia alle ore 21. Durante la serata verranno presentati i 10 punti del movimento e si darà la possibilità al territorio di esprimere il proprio pensiero per Fermare il Declino. La volontà del gruppo novarese è di partire dal diretto coinvolgimento dei cittadini per proporre, insieme a loro, soluzioni locali a misura di ciascun territorio. Troppo spesso, infatti, le grandi teorie su questioni nazionali ed europee hanno lasciato poco spazio alla pragmatica gestione dei problemi locali. Un confronto diretto nel quale ci sarà spazio per approfondire i 10 punti proposti da Fermare il Declino (http://www.fermareildeclino.it/) per ricucire molte delle ferite inferte all’Italia dalla gestione politico-economica corrotta ed inefficace condotta dagli ultimi governi".
Ma quali sono i dieci punti cardine del movimento di Oscar Giannino? 1. Diminuzione del debito pubblico a partire dall’alienazione dei beni pubblici non vincolati; 2. Riduzione della spesa pubblica cominciando dai tagli ai dei costi della casta; 3. Contenimento della pressione fiscale riducendo le imposte sul reddito del lavoro e d’impresa; 4. Liberalizzazione dei settori ancora non pienamente concorrenziali (trasporti, energia, telecomunicazioni, banche e servizi pubblici incluso quello radio-tv) con privatizzazioni e assegnazioni tramite bandi di gara fra imprese concorrenti; 5. Sostegno ai livelli di reddito con sussidi alla disoccupazione, strumenti di formazione che favoriscano il reimpiego in caso di perdita di lavoro ed equiparazione normativa dell’impiego pubblico e privato; 6. Leggi e misure trasparenti per: verificare pubblicamente redditi e patrimoni di funzionari pubblici e cariche elettive; evitare conflitti d’interesse e allontanare gli amministratori condannati penalmente per reati economici e corruzione; 7. Riforma della Giustizia con garanzia di: indipendenza della magistratura, separazione delle carriere, avanzamento meritocratico, procedimenti disciplinari a carico dei magistrati indagati affidati a terzi e certezza della pena in un sistema carcerario umanizzato; 8. Difesa delle potenzialità di crescita, lavoro e creatività dei giovani e delle donne evitando discriminazioni di età o di sesso, creando nuove imprese e assicurando l’avanzamento meritocratico; 9. Riforma del sistema scolastico ed universitario con: investimenti nella ricerca, incremento e gestione oculata e razionale delle risorse economiche ed umane a partire dalla selezione meritocratica di docenti e studenti; 10. Introduzione di un federalismo che assicuri ampia autonomia di spesa e di entrata agli enti locali rilevanti, ma che al contempo favorisca la massima trasparenza con la pubblicazione in internet dei bilanci delle PA e punisca severamente gli amministratori che non mantengono il pareggio di bilancio.
"Tanti - concludono Paolo Luigi Burlone e Davide Dellarole - quindi i temi di un incontro che non a caso sceglie un teatro come Novara per aprire il sipario sul rinnovamento di uno scenario politico fatto, oggi, di figuranti più che di persone".