Novara - Una mozione urgente che, data la situazione delicata di numerosissimi insegnanti italiani (quattrocento solo nella provincia di Novara), è passata con l’unanimità dei voti favorevoli del Consiglio comunale riunito oggi, lunedì 5 febbraio. Oggetto dell’iniziativa – presentata dalle forze di maggioranza e “sposata” anche dai consiglieri di opposizione - è l’esclusione dei diplomati magistrali dalle Graduatorie a esaurimento per l’insegnamento. Con questo atto il sindaco e la Giunta sono stati impegnati dall’assemblea a diffondere la notizia della situazione di difficoltà degli insegnanti “attraverso tutti i propri canali e mezzi e compiere un’opera di sensibilizzazione relativa al problema non solo sul proprio territorio ma anche a livello nazionale, con il fine ultimo di evitare che gli alunni coinvolti possano perdere la propria continuità scolastica a causa della possibilità di licenziamento per le rispettive maestre”, a difendere gli insegnanti coinvolti “molti dei quali già in ruolo, che per moltissimi anni hanno avuto il merito di sorreggere la scuola pubblica” e a “sensibilizzare il Consiglio dei Ministri e il Ministro all’istruzione Fedeli a compiere atti volti a stabilizzare queste persone”.
"Questa comunicazione – sottolinea il sindaco Alessandro Canelli, che nelle scorse settimane aveva incontrato una delegazione degli insegnanti coinvolti e che ha illustrato il testo della mozione – è il primo atto concreto dell’impegno che ci siamo assunti con il Consiglio, ma anche e soprattutto con gli insegnanti che si sono rivolti a noi e che sono i protagonisti di una situazione quasi kafkiana, nella quale si ritrovano concentrati tutti i mali della burocrazia italiana. L’assemblea, con questo atto, ha deciso di appoggiare le rivendicazioni di queste persone che vivono un momento di grande difficoltà personale e professionale a causa di un contesto ingiusto e poco chiaro. Nei prossimi giorni abbiamo intenzione di convocare una conferenza stampa insieme con i rappresentanti degli insegnanti per illustrare ulteriormente i loro problemi. Inoltre ci rivolgeremo al Consiglio dei Ministri e al Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca, auspicando anche la massima adesione da parte delle Amministrazioni locali e il massimo coinvolgimento istituzionale. Se si otterrà una risposta positiva rispetto alla situazione attuale, si eviterà anche il fatto che gli alunni coinvolti possano perdere la propria continuità scolastica a causa della possibilità di licenziamento per le maestre, molte delle quali già in ruolo e che per moltissimi anni hanno avuto il merito di sorreggere la scuola pubblica".