Novara - “Per la terza volta, con una nostra mozione, l’amministrazione provinciale guidata dal presidente Besozzi è andata sotto in aula. Infatti per ben due volte era già accaduto quando avevamo presentato le mozioni per dire no all’hub regionale di prima accoglienza profughi e l’ordine del giorno per esprimere la contrarietà allo “ius soli”. Oggi la nostra proposta di delibera relativa alla modifica della legge regionale per l’assegnazione delle case popolari ha messo nuovamente in difficoltà i consiglieri del Pd, che dapprima, per voce del Presidente Besozzi avevano ammesso come il documento fosse condivisibile, ma paradossalmente, dopo la sospensione dei lavori consiliari da loro stessi proposta e durata ben oltre i cinque minuti richiesti, sono tornati in aula senza il consigliere Allegra, evidentemente in disaccordo con gli altri colleghi. Così, per convincerla e riportarla in consiglio sono stati obbligati a passare, in ordine, da una dichiarazione di voto a favore del testo, ad una nella quale spiegavano il motivo per cui si sarebbero astenuti fino, in pieno stile “Azzecca-garbugli”, ad utilizzare pretestuosamente l’aggettivo “italiani” contenuto nella premessa del testo per non votare più la nostra mozione. Da oggi è chiaro come l’amministrazione provinciale sia piegata alle posizioni ideologiche estremiste e terzomondiste di un solo consigliere, tanto che, piuttosto di creare maggiore divisione interna, ha visto tutto il gruppo fare una clamorosa giravolta e votare contro un dispositivo che avevano ammesso a più riprese di sposare in toto.
A nulla sono serviti i nostri interventi per riportare l’attenzione dalle posizioni puramente ideologiche ai punti effettivi e oggettivi esplicitati del dispositivo della mozione, che è stata approvata comunque con otto voti favorevoli: i nostri cinque e i tre del gruppo “La Provincia dei Comuni”.
“Siamo molto soddisfatti perché la mozione impegna il presidente della provincia ad attivarsi presso l’assessore regionale ed il consiglio regionale perché sia modificata la legge regionale, così da riportare più equità verso i cittadini italiani che si vedono sempre scavalcare nelle graduatorie da cittadini extracomunitari.
È venuto il tempo di dire basta alle agevolazioni parassitarie, basta agli aiuti a pioggia. Molte famiglie italiane hanno veramente bisogno di un alloggio, secondo una logica di concreto aiuto a chi non possiede nulla rispetto a chi dileggia "furbescamente " le istituzioni - commentano per la Lega Nord i Consiglieri Michela Leoni e Luca Piantanida - Non ci siamo stupiti del voto contrario del PD, che in questi anni non ha mai tutelato i cittadini italiani avendo altre priorità come l’approvazione dello IUS SOLI.”
Per i Consiglieri di Forza Italia Massimo Marcassa e Andrea Crivelli “Si tratta di una richiesta di legalità e di civiltà: le modifiche che chiediamo di introdurre alla Regione Piemonte vogliono scardinare definitivamente la logica di quei furbetti che vorrebbero essere "più intelligenti" di altri, danneggiando così le persone oneste e corrette che si trovano in uno stato di bisogno rispetto ad un tema tanto delicato come il diritto alla casa: l'obiettivo di ripristinare una vera equità tra tutti i richiedenti è una finalità che è da irresponsabili non condividere".
“Oggi abbiamo avuto la conferma che per il Pd usare l’aggettivo “italiani” in Italia, facendo riferimento ai nostri bisognosi, è discriminante - rimarca il Capogruppo di Fratelli d’Italia Ivan De Grandis - Penso accada solo qui che amministratori italiani, eletti nelle istituzioni italiane per rappresentare gli italiani, possano indicare come discriminante il termine “italiani” e addirittura lasciare l’aula come ha fatto qualcuno. È una vergogna sopratutto quando pensiamo che vogliamo solo ripristinare una giustizia sociale per generazioni di cittadini che, di padre in figlio, hanno contributo anche direttamente all’edilizia popolare con le trattenute in busta paga come per il fondo GESCAL, e che ora, rispetto al passato, sono in stato di bisogno e difficoltà.”