
Novara - Riceviamo e pubblichiamo da Massimo Contaldo, già assessore nella Giunta Giordano e persona da sempre impegnata sia come atleta che come dirigente nel mondo dello sport novarese e nazionale: "In questi giorni il Pd novarese ha invitato i cittadini, per la maggioranza simpatizzanti Pd, a discutere attraverso tavoli tematici il futuro programma politico della nostra città. Per un partito che vuole sentire dalla base quali sono le esigenze dei cittadini con idee e proposte mi sembra un percorso corretto sul piano programmatico, ma ci sono alcuni aspetti che mi lasciano perplesso e forse preoccupato. Per mia competenza prenderò in esame il tavolo sullo sport dove è stato frequentato da appassionati cittadini pieni di buona volontà e anche questo è un merito. Ma voglio ricordare alcuni aspetti importanti che non devono cadere nell'indifferenza. La nostra città è ricca di associazioni sportive che ogni giorno di fronte anche a non poche difficoltà svolgono un lavoro meritorio nei confronti della promozione sportiva e alcune di queste non si limitano alla sola promozione, ma anche a rappresentare la città in competizioni regionali e nazionali e per chi non lo sa, anche Internazionali. Ora in tutto questo grande movimento esistono strumenti di dialogo che non hanno un taglio politico ma che apre a tutti la possibilità di esprimere il propio parere: la Consulta dello Sport, vecchio istituto che non ha mai funzionato ma che oggi più che mai rimane uno strumento democratico utile per tutti. Negli statuti dei Comuni poche sono le norme che valorizzano l'apporto dell'associazionismo. Alla luce degli statuti approvati è necessaria una azione, affinché nelle revisioni si introducano, dove non esistono, norme che tra l'altro dovranno stabilire criteri oggettivi, fondati sulla qualità e la professionalità, sia per le possibili forme di collaborazione, delle associazioni con gli enti local, quali concessioni per la gestione di impianti di rilevanza sociale, per la gestione di progetti culturali o per la gestione di questi allo scopo di tutelare interessi no-profit che detti servizi devono garantire. Il Comune di Novara come ente territoriale autonomo, titolare di funzioni che si esplicano nei servizi sociali, nell'assetto e utilizzazione del territorio, nello sviluppo economico, avrebbe tutti i titoli per promuovere lo sviluppo dello sport. Certo tutto nel l'interesse del cittadino. Ma a Novara succede propio cosi?"