![Massimo Contaldo Massimo Contaldo](https://www.freenovara.it/sites/default/files/imagecache/400xY/massimo_contaldo_6.jpg)
Novara - Nuovo interessante e stimolante intervento del professor Massimo Contaldo sulla Novara del domani e su cosa di dovrebbe (e potrebbe) fare per renderla migliore: "Ogni volta che il cittadino apre il giornale legge non più con grande stupore, scandali legati alla corruzione, alla malasanità e chi più ne ha ne metta, gli intervalli a queste notizie sono, omicidi corredati da suicidi e purtroppo spesso ci sono di mezzo anche bambini con il solo peccato di trovarsi nel corso della loro magnifica vita, nel posto sbagliato o con genitori sbagliati. Tante volte il cittadino che versa allo stato gravose tasse, nella speranza di uno stato migliore e più attento al controllo sulla corruzione e alla qualità della vita di tutti noi si trova in uno Stato che non risponde al patto di lealtà sul buon uso di queste somme. Non c'è solo,perdita di fiducia, ma nasce una diffusione di ostilità, è il tentativo di sottrarsi a un obbligo che non è più corrisposto. Pensate ad un amministratore di condominio ( a Novara ne abbiamo avuto un clamoroso esempio) utilizzasse le somme versate dai condomini in sperperi, spese ingiustificate, appalti truccati ecc. I condomini tenderebbero a non pagare più le quote, con danni che vi lascio immaginare. La lotta all'evasione dovrebbe andare in parallelo con la lotta a chi sperpera denaro pubblico. Mancano valori condivisi, di regole da rispettare e di senso di appartenenza a una comunità, una comunità dove possono esserci idee diverse, contrapposizioni, anche conflitti, ma dove si condividono gli stessi valori di base è si rispettano le regole del gioco. Penso però che sia difficile affrontare il problema tutto in un blocco, cercando di trasformare di colpo l'Italia in un paese nordico. Forse l'idea migliore è quello di cominciare dalle piccole cose. In questo possono avere un ruolo importante tante nostre piccole associazioni, che potrebbero agire in modo sincrono ponendosi un obbiettivo alla volta, di interesse comune, collegandosi con i mezzi di comunicazione. Per farlo è necessario sentirsi motivati e responsabilizzati ma a livello collettivo. È un po' come per le catastrofi: nessuno singolarmente può fare niente, ma se i mezzi di comunicazione, le associazioni, i gruppi di volontariato si mobilitano per portare aiuto, si scopre che il paese risponde in modo inaspettato, e contribuisce generosamente alle collette e alla raccolta fondi. Non siamo un brutto paese come a volte viene rappresentato, c'è molta gente per bene, che lavora, che vorrebbe un paese diverso. È anche pieno di giovani che studiano con grande impegno. La nebbia nella nostra città era una caratteristica dell'inverno, ora è più rada, è più facile trovarci, proviamoci".