Novara - "Grazie alla richiesta del nostro Gruppo Consiliare - si legge in una nota del Pd di Novara - finalmente ieri mattina si è discusso in una appropriata sede istituzionale (la competente commissione consiliare) delle modifiche alla riforma della sosta tanto propagandate dal sindaco Canelli. Una discussione utile, perché ci ha consentito di far emergere fino in fondo i contorni di quella che, a nostro avviso, si configura come una iniziativa di puro sapore propagandistico, senza alcun effetto reale ed, anzi, con un aggravio degli oneri a carico dei cittadini. Il dibattito in commissione ha anche smascherato una vera e propria falsità, usata ad arte dal sindaco per giustificare quanto deciso e prossimamente attuato. Ma andiamo con ordine. Pochi giorni prima della Pasqua, l’11 aprile 2017, un comunicato dell’ufficio stampa comunale annuncia – con ampio (ed inusuale) corredo di dichiarazioni dei capigruppo di maggioranza – quello che viene dipinto come il tanto annunciato intervento di “rimodulazione” del sistema della sosta: un taglio di 316 posti a pagamento, deciso con una delibera di giunta in quella stessa giornata. Sono tutti posti a bassa tariffa (50 centesimi all’ora) in zone esterne al centro storico (75 stalli di P.zza Pasteur, 22 stalli di Via Gorizia, 49 stalli di Via Legnano, 19 di Via Pontida, 22 stalli di Via Piave e 6 di Via Monte San Gabriele per un totale di n. 193 stalli; più 123 stalli nel Parcheggio Pernati – ex Rotondi). Quello che viene omesso di segnalare è che è già pronta, e verrà pubblicata 36 ore più tardi, una determina del dirigente del servizio mobilità, la numero 37 del 2017, che trasforma da posti di sosta libera a posti a pagamento 127 stalli nelle zone del centro storico, tutti a tariffa elevata. Lo “scherzetto”, che di fatto azzera gli effetti del tanto propagandato intervento di “rimodulazione”, emerge nei giorni successivi, anche grazie all’intervento del nostro gruppo. Il sindaco, messo evidentemente alle strette, decide di cavare un coniglio dal cilindro, e con l’ormai abituale strumento del “videomessaggio” su Facebook, il 15 aprile, sostiene che sì, i posti a pagamento in zona centrale sono aumentati, ma lui non ne ha colpa, perché quei posti erano previsti dal contratto e la giunta di centrosinistra non li aveva mai realizzati, esponendo il comune ad un pericolosissimo contenzioso con Nord Ovest Parcheggi. La commissione di ieri mattina, che si è svolta solo perché richiesta dal nostro gruppo, è emersa chiara la realtà dei fatti. 1) Non esisteva nessun potenziale contezioso, perché una determina del luglio 2015 (la numero 51 del servizio mobilità) aveva già affrontato e risolto il problema degli stalli previsti dal bando di gara e non effettivamente assegnati. Quell’atto riduceva in modo proporzionale e con il pieno accordo delle parti il canone annuale dovuto da Nord Ovest Parcheggi al Comune di Novara. Quindi nessun contenzioso era possibile. 2) La decisione di inserire i nuovi 127 stalli a pagamento a tariffa alta è – come ha ribadito chiaramente l’assessore Moscatelli – una scelta della giunta Canelli, e non, come ha cercato di sostenere il sindaco nel suo videomessaggio, un inevitabile obbligo dovuto a impegni non mantenuti dalla giunta Ballarè. Ci resta ancora da comprendere come mai il Servizio segnaletica abbia cambiato opinione circa la disponibilità degli spazi nel centro storico, che al tempo dell’entrata in vigore del piano Musa erano stati esclusi sulla base di un parere negativo del responsabile del Servizio stesso. Ma ci sarà modo di approfondire. Oggi è chiaro come il sole invece, che questa “controriforma bonsai” è una presa in giro, ad esclusivo uso propagandistico. Diminuiscono i posti che costano poco, aumentano i posti che costano di più. Ma Canelli sostiene di aver adempiuto alle solenni promesse elettorali. Se ne accorgeranno, purtroppo, i novaresi dal 1 luglio".