Novara - "I personaggi politici più influenti del centrodestra novarese degli ultimi venti anni - commenta il consigliere comunale Antonio Pedrazzoli - sono stati senza dubbio Roberto Cota, Massimo Giordano e Gaetano Nastri. Tutti e tre hanno avuto una carriera politica brillantissima. Roberto Cota, oltre ad essere stato capogruppo alla Camera dei Deputati per la Lega Nord è stato Presidente della Regione Piemonte. Massimo Giordano è stato due volte sindaco di Novara con un consenso “bulgaro” ed inoltre è stato assessore alle attività produttive della Regione Piemonte. Gaetano Nastri è stato vice-sindaco, consigliere regionale e da ultimo parlamentare della Repubblica. Tutti e tre sono dotati di capacità politiche sopra la media e di una intelligenza strategica che a Novara ha pochi rivali. Come tutti i politici che raggiungono posizioni di particolare rilievo hanno anche maturato una forte leadership che si è manifestata e si manifesta non solo nei loro partiti di appartenenza ma anche in tutto lo schieramento del centrodestra. Le elezioni amministrative di Novara, anche se non li vedono come protagonisti diretti, sono da loro fortemente influenzate. Lo sono state quelle del 2011 quando il candidato della coalizione era stato voluto e scelto da Roberto Cota e lo sono le attuali dove il candidato della Lega Nord, e probabilmente di gran parte del centrodestra, è stato voluto ed indicato da Massimo Giordano. Dal canto suo Gaetano Nastri è stato il principale ispiratore della lista del PDL che nel 2011 ha ottenuto un risultato straordinario e lo è nell’attuale composizione della lista di Fratelli d’Italia che sono pronto a scommettere che avrà un ottimo risultato. Quali sono, tuttavia, i limiti di questa forte influenza nella politica locale di Cota, Giordano e Nastri? Sono quelli che si sono già evidenziati nel 2011. Il primo nasce dall’esercizio crudo del potere, che nel 2011 ha portato la corrente di Cota a prevalere ed oggi quella di Giordano. Tale situazione è fonte di forti lacerazioni all’interno della Lega Nord che al voto arriva anche oggi divisa come già nel 2011, e questa è stata una delle componenti più importanti della sconfitta di tutto il centrodestra. Un secondo elemento è dato dalla costante induzione dell’elettorato moderato ad esprimersi su una sorta di referendum sui tre leader, mediato da candidature di loro diretta emanazione. Emblematico in questo senso era il manifesto che nel 2011 rappresentava il candidato sindaco della Lega Nord con alle spalle Cota e Giordano. Ed il resto del centrodestra? Diego Sozzani con Forza Italia ci ha provato ma ha costruito un partito troppo debole ed è costantemente in difficoltà con i vertici di Forza Italia che non perdono occasione per smentirlo ed ai quali di Novara importa relativamente poco. La lista Civitas dell’ex assessore della Giunta Giordano Paracchini, che insiste sulla propria vocazione civica ma che in realtà è a tutti gli effetti una lista politica, è troppo isolata per pensare di riuscire anche solo a raggiungere lo scopo di fare eleggere un solo consigliere comunale ed ha l’ulteriore limite di avere un candidato sindaco quasi ottantenne. L’unica nota positiva arriva da “Io Novara” che ha un buon candidato sindaco e che è riuscita a catalizzare l’impegno politico di buona parte del mondo politico che aveva precedentemente come riferimento Gaetano Nastri. Anche in questo caso, però, o si allarga l’alleanza politica o il rischio è di essere irrilevanti".