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Crippa (M5S) e la settimana di fuoco del dott. Princiotta

Novara - Riceviamo e pubblichiamo da Davide Crippa (nella foto), cittadino eletto in Parlamento per il Movimento 5 Stelle: "Dopo avere letto le notizia da stampa locale e nazionale a proposito della settimana di fuoco dell’ex Segretario della Provincia di Novara Antonino Princiotta ci saremmo attesi almeno un commento dalla Provincia di Novara o dal Presidente Besozzi in merito, ma niente all’orizzonte. In una sola settimana si contano per il Princiotta una condanna dal Tribunale di Milano (per carità, in primo grado) e una richiesta di condanna ad altri due anni dalla Procura di Monza. La condanna a tre anni per corruzione è sicuramente la situazione che più ci tocca da vicino. L’ex segretario della Provincia di Novara avrebbe intascato una tangente di 60 mila euro per aver autorizzato un macchinario per il trattamento di rifiuti speciali nonostante lo stesso strumento non avrebbe in realtà avuto i requisiti necessari per l’autorizzazione. La richiesta a due anni arriva invece dal procedimento sull’ “affare Sesto” (che vede protagonista l’ex cavallo di razza del PD lombardo Filippo Penati). Ci teniamo a ricordare che a gennaio interpellammo la Provincia in merito alla scomoda situazione che si stava già allora delineando e soprattutto chiedemmo alla presidenza come fosse possibile che un indagato per corruzione potesse percepire dei bonus di retribuzione considerando che tali premi erano legati anche all’operato oggetto d’inchiesta “novarese”. Elargire soldi pubblici (e quindi della collettività) per pagare premi a un indagato in un periodo tra l’altro di ristrettezze economiche in cui gli versano gli Enti locali ci sembrava (e ci sembra ancora) un’azione priva di buon senso e a dir poco lesiva all’immagine della Provincia di Novara. Non ci è voluto molto per scoprire che (sorpresa delle sorprese) paradossalmente la stessa Provincia si era costituita parte civile nel processo al Princiotta per tutelare lo stesso ente da un possibile danno d’immagine… A quel punto abbiamo provveduto a richiedere nel dettaglio i criteri e i metodi di accesso a questi bonus e i relativi importi per poi scoprire che un Nucleo di Valutazione preposto a valutare i Dirigenti era stato convocato ad hoc poiché fu lo stesso Princiotta a richiedere il conferimento del premio (!!!). Veniamo inoltre a conoscenza del fatto che la commissione valutatrice ha ritenuto sufficiente riconoscere come acquisiti 2 dei 4 possibili obiettivi raggiungibili dal Princiotta e ha stabilito, a nostro avviso in maniera opinabile assolutamente opinabile, di distribuire proporzionatamente il premio complessivo elargendo così una somma per i soli 2 criteri a loro giudizio rispettati. Forse sarebbe il caso che Besozzi, anziché ironizzare alla Stampa sulle nostre (più che legittime) richieste, si chieda se una commissione di valutazione abbia un senso con criteri e modalità simili come strumenti. Ma queste (ce ne rendiamo conto) sono parole buttate al vento (basti leggere l’intervista al quotidiano “La Stampa” del 3 marzo 2015 al Presidente dove, a domanda precisa se fosse giusto o meno elargire bonus al Princiotta, Besozzi rispose che, su parere della Commissione Valutatrice, l’ex segretario provinciale avrebbe avuto 'quanto gli spetta'). Considerando la posizione quantomeno ambigua fin qui tenuta dalla Provincia sul Princiotta ci chiediamo se la costituzione a parte civile verrà portata avanti con la sufficiente determinazione o se si possa considerare solo come strategia politica al solo fine di “salvarsi la faccia” (strada già tentata ai tempi dall’ex presidente Sozzani “saltato” poi in regione per una poltrona più comoda). Diciamo che ad oggi la sensazione è il Presidente Besozzi, più che prendersi carico dell’onorabilità del proprio ente (e con esso di tutti i cittadini della Provincia di Novara) si sia più preoccupato di non mettere nemmeno in discussione la possibilità che venisse garantita un’indennità di risultato ad un ex segretario ai tempi indagato e oggi condannato.