Novara - È stata sottoposta all’apposita commissione consiliare del Comune di Novara, che si è riunita oggi, la delibera, che dovrà essere approvata dal Consiglio comunale, relativa alla “Condivisione dei principi ispiratori dell’Associazione dei Dalmati e Italiani nel mondo libero Comune di Zara in esilio”. La trattazione del tema è stata fissata oggi proprio in occasione del Giorno del Ricordo, con l’audizione da remoto del presidente dell'associazione Toni Concina e della consigliera Francesca Gambaro. “Siamo stati contattati dall’associazione – spiega Andrea Crivelli, capogruppo di Forza Novara e primo firmatario della richiesta sottoscritta anche dai consiglieri Picozzi, Freguglia, Ragno - che ha chiesto anche al nostro Comune di aderire ai suddetti principi, come già hanno fatto altre città come Orvieto e Genova. La città di Novara nel 1945 ha accolto 79 zaratini, divenuti poi 101 nel mese di luglio del ‘48. Riuniti all’ex Caserma Perrone, la comunità zaratina e dalmata è cresciuta negli anni, tanto che, ad un certo punto, si è deciso di realizzare un villaggio dove ancora oggi risiedono le famiglie che, nell’esodo, si sono trasferite a Novara, dove hanno trovato accoglienza e rifugio ma soprattutto la possibilità di un’integrazione pressochè perfetta con la comunità locale”. Questo anche grazie a Monsignor Ossola, vescovo di allora della città, che ha coinvolto istituzioni ed esuli affinché si creasse quel forte legame che ancora oggi sussiste. Il 20 agosto 1956 viene inaugurato il Villaggio Dalmazia per rispondere alle esigenze di circa 300 famiglie ospitate, fino a quel momento, all’ex Caserma. Nel 1994 a Novara si registravano 113 esuli di origine dalmata su un totale di 1054 persone (437 istriani e 504 fiumani). Un legame rimasto vivo e fortemente cresciuto negli anni grazie al processo di interazione ed integrazione che viene riconosciuto alla nostra città. “L’adesione ai principi e agli ideali cui si ispira l’associazione Dalmati Italiani nel Mondo libero Comune di Zara rafforza ulteriormente tale vincolo di solidarietà con lo scopo di mantenere viva l’identità storica e culturale della Dalmazia, in modo particolare attraverso iniziative e incontri in occasione del Giorno del Ricordo”.