Novara - «Io l’Imu la voglio pagare. E’ necessario tutelare le fasce più deboli, ma chi può deve pagare. Vogliamo uno stato più equo, perché la coesione sociale è il vero carburante per la crescita del Paese». Così, l’onorevole Cesare Damiano, già ministro al Lavoro e capolista alla Camera, Piemonte 1, risponde sulle tutele dei disoccupati e degli esodati rilanciate durante l’incontro di ieri sera all’Hotel Europa. Lotta all’evasione, alienazione degli immobili, tassa sulle rendite finanziarie; questi i principali fronti su cui puntare per «rilanciare la politica industriale e abbandonare la strada del rigore a tutti i costi». La serata, dopo i saluti di Terry Basso, responsabile provinciale sulle tematiche occupazionali, si è aperta con l’intervento dell’onorevole Elisabetta Rampi e la relazione di Carlo Chiama, assessore al Lavoro della Provincia di Torino.
Al tavolo dei relatori anche Chiara Gribaudo, giovane candidata alla Camera, Piemonte 2. In prima fila il sindaco di Novara, Andrea Ballaré, accompagnato dall’assessore al Commercio, Sara Paladini e il consigliere regionale, Giuliana Manica. Il dibattito, alla presenza dei rappresentanti sindacali, è stato alimentato dai candidati novaresi al Parlamento che, dopo aver raccolto le istanze del territorio, le hanno condivise con il tavolo dei relatori. «Ciascuno di noi – ha spiegato Roberto Leggero, candidato alla Camera – annota sul “quaderno democratico” speranze ed emergenze dei cittadini; il lavoro è in prima pagina. La mia esperienza mi porta a riflettere su quanto corruzione e illegalità condizionino il perdurare della crisi». Tema che Damiano affianca alle azioni chiave per il rilancio del Paese, al pari della condizione femminile. «Le donne, così come i lavoratori pubblici, vanno tutelate dai pregiudizi. Bisogna restituire loro motivazioni e dignità», ha commentato Franca Biondelli, senatrice uscente e candidata alla Camera. «Non possiamo accettare – ha risposto l’ex Ministro – che una donna debba scegliere tra famiglia e professione». Elena Ferrara, candidata al Senato, ha rimarcato «l’importanza del sostegno alle piccole e medie imprese e agli artigiani, senza dimenticare quei lavoratori che dopo trent’anni di lavoro si ritrovano a dover inventare nuove professionalità». Università, scuola e ricerca producono occupazione se sostenute dai singoli territori con percorsi di “alternanza scuola-lavoro”. Fabrizio Barini, candidato alla Camera, ha parlato di green economy, «per ricollocare il nostra tessuto produttivo sui nuovi mercati». Un concetto chiave che Cesare Damiano declina nel «nuovo scheletro dell’economia assieme a turismo e cultura».