Novara - Riportiamo un’interessante riflessione-provocazione del consigliere Daniele Andretta (Io Novara) sul tema ‘treni e trasporti pubblici’: “Stamani sono arrivato con un po’ di anticipo in stazione e quindi ne ho approfittato per fare colazione. Dopo aver lasciato l’auto in un comodo parcheggio, ho attraversato la grande stazione di interscambio dove i pullman facevano scendere studenti e pendolari che dovevano poi prendere il treno, avendo ancora qualche minuto ho deciso allora di fare colazione e devo ammettere che l’ambiente era accogliente e soprattutto smart, così come deve essere in una moderna struttura. “Che bello questo Ring” mi sono detto nella sala d’attesa, mentre, grazie al wifi, leggevo sul tablet le notizie e una voce annunciava i treni in arrivo e partenza: “Il treno proveniente da Lisbona, via Lione, e diretto a Kiev è in arrivo sul binario 4” dlin dlon!!! “Il treno proveniente da Genova e diretto ad Amsterdam è in arrivo al binario 3”. E a questo punto… beh a questo punto mi sono svegliato e il sogno era finito eppure in questi quasi 20 anni trascorsi dall’inizio del nuovo millennio questa doveva essere la trasformazione della nostra stazione di Novara con un grande Ring al posto del campo di bocce del DopoLavoroFerroviario, con la stazione del Boschetto che si trasformava in un grande scalo merci con prolungamenti sino al CIM, e soprattutto grazie a “salti di montone” e “baffi” con i treni FrecciaRossa che finalmente facevano fermata stabilmente nella nostra città. Cosa resta di tutto ciò? Nulla, nulla in assoluto, se non un nuovo dibattito, che sembra più che altro pre-elettorale, sulle manifestazioni SI’-TAV vs NO-TAV (SI’-TAV tutta la vita, ci mancherebbe!) e, a livello novarese, a cascata.... nuove fermate del “Frecciarossa” lungo la linea Milano-Torino (SI’ alla fermata a Novara ovvio) con proposte contrapposte, però, anche esilaranti come le concorrenti fermate a Balocco o Carisio (eggià e perché no a Romentino o Caltignaga?). Insomma sulla fermata dei Treni Alta Velocità si è aperta una kermesse, che non vorremmo avesse però il solo scopo di portare qualche voto a questo o a quel candidato alle Regionali o alle Europee, mentre a noi novaresi, passata la “festa” elettorale, temiamo, resterà soltanto il “giramento di... collo” del veder sfrecciare i treni TAV, vicini ma lontani dalla nostra stazione, senza però fermarsi mai. Eccoci qua: dal sogno all’incubo in meno di un minuto...”