Novara - Riceviamo e pubblichiamo dall'on. Daniele Galli (già deputato): "Stando a quello che aveva dichiarato 6 mesi fa l’ASL Novara in una conferenza stampa, il 31 ottobre la prima parte dei lavori nel Cantiere della nuova sede di viale Roma (noto anche come Cantiere lumaca) sarebbe stata finalmente completata con la consegna di una parte consistente della struttura (una consegna già in clamoroso ritardo rispetto ai piani originali dell’opera). Ma la consegna, nella giornata di ieri, ha davvero avuto luogo? E a quanto corrisponde esattamente “la prima parte dei lavori”? E’ lecito chiederselo, soprattutto a fronte delle faraoniche cifre pubbliche sinora impiegate (oltre 18 milioni di Euro) e per come appariva il sito ancora oggi: lavori ampiamente in corso. Probabilmente alla criticità principale dei ritardi se ne aggiunge un’altra, ovvero l’entrata in funzione della maestosa centrale termica del nuovo complesso, che sta destando molti dubbi e inquietudini. Il borbottio di fondo chiaramente percepibile, le costanti vibrazioni causate dal corpo principale nelle case adiacenti, (tali da far vibrare i muri degli appartamenti anche la notte) e di far muovere l’acqua nei bicchieri, e poi le esalazioni degli enormi camini che infestano l’aria circostante lasciando una spessa nuvola di vapore (sarà solo vapore?) e odore di gas, certo non un bello spettacolo. Alcune famiglie che vivono a ridosso del perimetro del cantiere si sono già mosse (esasperate da tre anni di convivenza con un cantiere altamente invasivo) e hanno scritto un esposto al Comune di Novara. Esito? Il Comune ha chiesto un’uscita dell’ASL per ispezionare la centrale, e così l’ASL si è espressa nel ruolo originale del controllore che controlla se stesso; da solo questo fatto ci indica cosa può succedere in un Italia dove si è perso il buon senso delle cose. Risultato: sembrerebbe tutto a norma, ma di quali strumenti di rilevamento si sia avvalsa l’ ASL 13 per il sopralluogo eseguito per controllare se stessa, è tutto da capire. La voce ormai si è sparsa nel quartiere e sono molte le famiglie che adesso vogliono vederci più chiaro. “Vogliamo chiarezza e garanzie” dice un abitante: “Qui abbiamo la nostra casa e i nostri bambini, che sono ancora piccoli. Quelli che sono venuti a fare i controlli ci hanno dato una risposta scoraggiante. E poi scusate se il cantiere è dell’ASL, come fa a essere l’ASL stessa che controlla se tutto è in regola?”
Daniele Galli di Asso-Consum, l’Associazione che dal primo istante aveva sollevato perplessità sulla gestione dell’opera, è molto esplicito: “la situazione attuale, specie quella della centrale termica, conferma purtroppo tutte le preoccupazioni che avevamo presagito 6 mesi fa. E ci ricorda anche che alle nostre famose cinque domande nessuna autorità, dal governatore al sindaco di Novara, passando ovviamente per i vertici dell’ASL o della Pessina Costruzioni, ci ha mai dato risposta esaustiva. Ricordo che fino adesso, questo cantiere incompiuto, è costato alla collettività più di 18 milioni di euro. Insomma in tutta questa vicenda, che alla fine costerà quasi 70 milioni di euro, ci sono alcuni fatti gravi e incontrovertibili: il primo è che l’intera opera doveva essere consegnata a metà maggio 2013, un traguardo fallito clamorosamente nel silenzio della politica; in secondo luogo che c’è stato un contenzioso tra ASL e ditta vincitrice dell’appalto ma su quali aspetti non è mai stato ben chiarito. Ultimo, ma non ultimo, il fatto che un polmone verde della città di Novara sia stato cancellato per costruire una centrale termica che desta ora molte e giustificate preoccupazioni tra la popolazione. E allora: partendo dal cattivo utilizzo dei fondi pubblici si paventa adesso addirittura una diminuzione della qualità della vita per i cittadini e si spera non sia anche una potenziale minaccia alla loro salute. Crediamo come associazione Consumatori che ormai è giunto il momento della chiarezza, a ogni livello”.