Novara - "Partiamo da una cosa semplice - scrive l'on. Daniele Galli (Fli) - quando un ente pubblico necessita di assumere un lavoratore che svolga una funzione specifica, ancorchè limitata e stagionale, si rivolge ad un Centro per l’impiego provinciale, che selezioni fra chi si reputa in possesso dei requisiti, il candidato migliore. La logica imporrebbe che oltre ai requisiti minimi indispensabili (luogo/data di nascita, residenza, iscrizione liste disoccupazione) si raccolgano anche una serie di informazioni tali da poter meglio integrare le caratteristiche e il background lavorativo di ogni singolo candidato. Immaginatevi una selezione in cui l’unica richiesta è: conoscenza di tre lingue. Non si parla di livello di conoscenza, non si parla di titolo di studio, non si parla di esperienza lavorativa maturata. Viene il dubbio: a fronte di una mancanza totale di informazioni consone a scegliere la persona più adatta alla mansione - informazioni volutamente non raccolte al momento della richiesta di partecipazione alla selezione - quali saranno i criteri per cui il CPI provinciale di Novara selezionerà per l’Ente Navigazione Lago Maggiore la persona più adatta per la miglior efficacia ed efficienza di un Ente pubblico? I selezionatori con che criteri opereranno, il segno zodiacale o il bioritmo della data di nascita? Mistero. Caro Ing. Pres. Diego Sozzani, massimo responsabile di ciò che fa la Provincia, se introducessimo un concetto di meritocrazia reale, formale e, Dio mi perdoni, anche attuativa, non potrebbe essere che, oltre ad un più qualificato personale pubblico, anche le imprese private troverebbero fiducia nel CPI, che finalmente potrebbe assicurare un accettabile rapporto qualità del servizio/ costo del suo mantenimento? Persone interessate al lavoro, hanno confermato che nessun curriculum è stato richiesto alla presentazione della domanda".