Novara - "Abolire la tassa rifiuti nel capoluogo con la più alta percentuale di raccolta differenziata - scrivono Giovanni Colombo e Pierluigi Torriani, rispettivamente segretario cittadino e provinciale della Democrazia Cristiana - non è solo un dovere morale, ma un obiettivo facile da raggiungere. In questi giorni è passato quasi inosservato il trasferimento di ASSA nella nuova sede di Via Mirabella. Questa novità comporta una serie di riflessioni scomode ma doverose, sulle quali la Democrazia Cristiana intende richiamare l’attenzione dei novaresi, per evitare che ancora una volta le scelte impopolari della giunta Ballaré rischino di passare inosservate. Occorre infatti sottolineare come il trasferimento nella nuova sede comporterà per Assa e per il Comune un triplice risparmio o meglio, visto che Assa è una società per azioni, un triplice guadagno a spese dei novaresi. Basta fare un sopralluogo nei pressi della nuova sede per notare come gli edifici che compongono i vari lotti siano tutti dotati di pannelli fotovoltaici, in grado di garantire piena autosufficienza energetica all’intera struttura.Le dimensioni dell’opera non lasciano dubbi: la nuova sede Assa è in grado di autoprodurre l’energia elettrica necessaria alla propria attività e forse di immettere in rete anche quella in eccesso. Che cosa significa in termini pratici? 1 - Innanzitutto che Assa non pagherà più le bollette della luce, con un notevole risparmio che si tradurrà in minori spese e quindi maggiori utili. 2 - In secondo luogo, una volta soddisfatto il proprio fabbisogno, Assa è potenzialmente in grado di produrre elettricità da rivendere al gestore dell’energia, ricavando ulteriori utili. 3 - Infine, fatto non meno importante, che Assa beneficerà dei contribuiti dell’autorità preposta per l’installazione del fotovoltaico, i quali contribuiti pesano sulle bollette di casa nostra grazie, sulle quali vi sono specifiche voci di spesa. Senza dimenticare che la moderna sede comporterà minori oneri di manutenzione e risolverà il contenzioso aperto da anni con i palazzi limitrofi alla vecchia sede per via degli odori e dei rumori. In altre parole, risparmio e guadagno. A questo punto la Democrazia Cristiana si pone una precisa domanda: su chi pesano tutti questi benefici se non sulle spalle del contribuente novarese? A chi portano utile se non ad Assa spa e all’Amministrazione che ne è l’azionista di riferimento? Alla luce di tutto questo, il recente aumento del 19% della Tarsu appare illegittimo e moralmente ingiustificato. I risparmi che deriveranno dalla realizzazione della nuova sede saranno tali da consentire la diminuzione dell’imposta rifiuti, se non addirittura l’abolizione. E invece la giunta delle tasse tace e non regala nemmeno i sacchetti dell’umido ai cittadini virtuosi che hanno contribuito al 72% della differenziata. Assa è una società per azioni, non la cassaforte dell’amministrazione. In un periodo di crisi tutto questo è una vergogna. Così come è vergognosa questa assenza di comunicazione con i cittadini. Troppo comodo forse non far sapere come stanno veramente le cose".