Novara - "Il Governo - ci scrivono Luigi Torriani (nella foto), segretario provinciale DC e Giovanni Colombo, segretario cittadino DC Novara - ha tracciato la mappa delle nuove province. In Piemonte saranno 5 invece delle attuali 8. Perdono l'autonomia VCO e Biella, mentre si dovrebbero unire Asti e Alessandria. Nei mesi precedenti, molti esponenti politici piemontesi avevano progettato la creazione del fantomatico Quadrante, cioè l'accorpamento di Novara, Vercelli, Biella e VCO. In particolare Nastri, Sozzani, Nobili e Ballaré, avevano sostenuto pubblicamente tale soluzione dichiarando che un territorio provinciale grande avrebbe creato molte possibilità dal punto di vista dello sviluppo e delle politiche socio-economiche locali. La Democrazia Cristiana invece non riteneva e non ritiene che la semplice formazione del Quadrante avrebbe portato lavoro e sviluppo. Per far questo occorrono invece cose concrete, vale a dire mettere in atto le politiche che invochiamo da tempo e che sono rimarcate a chiare lettere nel nostro programma elettorale, ma che i cittadini precedentemente purtroppo non hanno capito, sbagliando a dare ancora fiducia a partiti come PdL, PD, UDC, Lega Nord che hanno portato l'Italia sull'orlo del disastro economico. Sozzani è particolarmente urtato dall'atteggiamento di consiglieri regionali e parlamentari piemontesi che, secondo lui, non hanno sostenuto l'idea del Quadrante (nome peraltro particolarmente brutto e slegato dal territorio). Tutta questa vicenda mostra in sostanza l'incapacità dei politici novaresi di proporre cose realizzabili per il lavoro e il territorio. In particolare Sozzani e Nastri escono delegittimati e sconfitti da questa querelle delle province, accompagnando così l'indebolimento del PdL a livello nazionale sancito dalle elezioni amministrative e da quelle recentissime regionali siciliane, nonché dagli scandali e dalle dimissioni delle Giunte regionali Lazio (Polverini PdL) e Lombardia (Formigoni PdL). Per questi motivi la Democrazia Cristiana chiede l'azzeramento delle Giunte Provinciali di Novara e VCO e le dimissioni dei consiglieri. La parola deve tornare ai cittadini e alle urne, affinché possano decidere il futuro assetto del loro territorio e la tutela dei loro interessi sociali, culturali e patrimoniali a fronte di una legislazione nazionale che non ne tiene affatto conto, ma che continua, con Monti e soci, ad emanare tasse e tagli dettati da Bruxelles. Cittadini badate bene a chi votate. Tenete a mente il voto disastroso dei siciliani che hanno consegnato la Regione nelle mani di partiti che si sono resi co-responsabili della grave crisi in cui ci troviamo".