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DC: ORA IL NOSTRO REFERENDUM PIACE A TUTTI

Luigi Torriani, segretario provinciale della D.C.

Novara “A ipotizzare il referendum contro il piano Musa siamo stati i primi, la nostra idea ora va per la maggiore”. Così Luigi Torriani, segretario provinciale della Democrazia Cristiana novarese, che ricorda di aver lanciato un appello alle forze di opposizione a pochi giorni dallo scorso Natale. “Avevamo auspicato la massima coesione delle forze di opposizione contro l’ennesima razzia nelle tasche dei contribuenti – dice Torriani – siamo contenti che ci abbiano ascoltati”. Mozioni e interrogazioni in consiglio comunale non bastano. “Alcuni dei consiglieri di opposizione - dice Torriani - pensano di poter far politica a bassa voce, forse una parte del centrodestra non si è resa conto che i tempi sono cambiati e che i modi eleganti e signorili non bastano a far valere i diritti dei cittadini, soprattutto quando hai a che fare con un’amministrazione che non ti ascolta”. Ora la Lega sta cavalcando in ritardo la battaglia del referendum, quando avrebbe potuto presentare un ricorso al TAR entro 60 giorni dall’adozione della delibera. Non parliamo dei grillini, che non abbiamo ancora capito da che parte stanno, certo non da quella dei cittadini”. Per la Democrazia Cristiana un unico rammarico: quello di non sedere sui banchi del consiglio comunale per colpa delle interminabili vicende giudiziarie sull’utilizzo del simbolo, che hanno di fatto danneggiato il partito in tutti gli ultimi eventi elettorali. Ora, che con la Sentenza n.25.999 del 23/12/2010 della Suprema Corte di Cassazione a Sezione Unite dove ha dichiarato che la Democrazia Cristiana  non è mai stata sciolta, il movimento è attivo più che mai, sia a Novara che in Provincia e in Regione, continuando a sostenere le sue battaglie in vista dei prossimi appuntamenti elettorali. “Il progetto Musa potrebbe essere la tomba dell’amministrazione comunale - dice Torriani – a Faenza, la città renziana alla quale si sono ispirati i benpensanti novaresi, il piano sosta ha determinato il calo di voti del PD. Anche lì il Sindaco si è limitato a dire che avrebbe monitorato e sentito successivamente i cittadini e i commercianti. E pensare che lì il numero dei parcheggi blu a pagamento era stato aumentato di circa 150 unità, e non raddoppiato come Novara, dove gli stalli blu sono oltre 5.000, davvero tanti per farci credere che l’operazione non serva per fare cassetta, a beneficio di un azienda privata, di cui SUN detiene solo il 49% delle azioni. L’amministrazione di sinistra ha deciso di tassare indirettamente l’auto, che purtroppo non è più un bene di lusso ma essenziale, soprattutto in una città di Novara dove i servizi di trasporto non sono nemmeno paragonabili a quelli di capoluoghi come Torino, Milano o Firenze”.