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DC: UN REFERENDUM PER LIQUIDARE IL PROGETTO MUSA

Novara “Per abrogare l’istituzione di nuovi parcheggi a pagamento serve un referendum”. La proposta è di Luigi Torriani, segretario provinciale della Democrazia Cristiana novarese, che lancia appello alle forze di opposizione, affinché si facciano promotrici dell’iniziativa. “Sull’argomento serve la massima coesione perché la giunta Ballaré, nel mettere in atto l’ennesima razzia ai danni del contribuente, tenta di spacciare per buono il progetto Musa, che di buono non ha proprio nulla”. Per la Democrazia Cristiana, mozioni e interrogazioni non bastano e occorre passare ai fatti. Il referendum comunale è previsto dall’ordinamento dello Stato ed è contemplato anche dallo Statuto Comunale all’articolo 44 e successivi. Proprio l’articolo 45 dello Statuto recita: “Il referendum può essere indetto solo su un quesito che sia formulato come proposta al Consiglio Comunale per l'assunzione di un atto di propria competenza. A questi fini si intende per 'atto' anche l'abrogazione o la revoca di un atto che sia già stato precedentemente assunto dal Consiglio Comunale”. L’articolo 48 regola invece le procedure di indizione: “Il referendum è indetto dal Sindaco: su deliberazione del Consiglio Comunale oppure su richiesta di almeno il 5% degli iscritti nelle liste elettorali del Comune". Per indire il referendum potrebbe dunque servire una raccolta di firme, circa 5000, alla quale la Democrazia Cristiana si impegna fin d’ora ad aderire. Per la validità del referendum abrogativo servirà invece la partecipazione alle urne del 40% degli elettori. “Il progetto Musa - conclude Torriani - saccheggia le tasche dei cittadini già vessati da Tasi e Tari e danneggia i commercianti già gravati dalle tasse del governo Renzi. Siamo davvero preoccupati perché, in mancanza di un servizio di trasporti efficiente e di parcheggi di interscambio di cui si parla invano da anni, il progetto rischia di portare alla desertificazione del centro. Ma la cosa peggiore è che vengono istituiti parcheggi a pagamento in zone semiperiferiche, in alcuni casi addirittura nei pressi di edifici scolastici, e questo al solo scopo di fare cassa. E’ una vergogna, ecco perché serve un referendum per porre un freno alle scelte bizzarre di un Sindaco per caso, che con la sua giunta dovrebbe essere dalla parte dei poveri e invece dimostra di non avere il polso della situazione”.