![Ivan De Grandis Ivan De Grandis](https://www.freenovara.it/sites/default/files/imagecache/400xY/FullSizeRender (1)_0.jpg)
Novara - Riceviamo e pubblichiamo da Ivan De Grandis (nella foto), portavoce del comitato No Musa: "In data 26 gennaio abbiamo depositato e protocollato in Comune una istanza contro le strisce blu, la petizione contro MUSA e 3 proposte: introdurre aree di sosta gratuite vicino al centro città e per quanto riguarda la zona ospedale, di abbassare la tariffa oraria e far pagare il ticket a partire dalla seconda ora di sosta. Il 24 febbraio, entro quindi i canonici 30 giorni, abbiamo ricevuto la risposta all'istanza, firmata dal Sindaco Ballarè e indirizzata al primo firmatario Ivan De Grandis. Per le tre proposte e la petizione, sottoscritte da migliaia di firme, non abbiamo saputo niente fino al 13 marzo, quando una risposta è stata notificata al secondo firmatario in quanto il primo per motivi di lavoro, non risiede a Novara. Quindi si pone già un problema di metodo: perché al primo documento hanno risposto senza problemi al primo firmatario seppur non residente e per gli altri documenti - per i quali abbiamo dovuto attendere ben 46 giorni per avere un riscontro - la risposta è arrivata al secondo firmatario? Ad ogni modo facciamo notare a chi amministra la città che vi sono vari Consiglieri Comunali non residenti a Novara, perciò secondo l'Amministrazione, i Consiglieri non residenti varrebbero meno degli altri? Sarebbero meno rappresentativi? Premesso che la nostra speranza era che l'Amministrazione volesse entrare nel merito delle nostre istanze e proposte e non facesse invece le pulci ai documenti da noi presentati, non possiamo che far notare a chi amministra che il confronto su idee, contenuti e proposte dovrebbe essere il sale della democrazia, soprattutto per un partito che si chiama "democratico", ma che in questo caso non pare invece disponibile ad ascoltare. Nella missiva si evidenzia anche il problema delle firme dei tre presentatori non autenticate. Ci teniamo a precisare anche in questo caso che è stata nostra cura compilare e firmare i suddetti moduli in presenza del funzionario che ha ritirato e protocollato le raccolte firme in questione. Lo statuto comunale in ogni caso non richiede che le firme dei presentatori siano autenticate, quindi non riusciamo a capire quale sia il problema nel recepire dei documenti che non sono stati autenticati come previsto dallo statuto al quale si deve fare riferimento che, peraltro, non prevede nemmeno una forma particolare per la modulistica, come chi amministra dovrebbe ben sapere. L'altro problema che viene rilevato è che i documenti presentati sono una copia dell'originale. Anche in questo caso premettiamo che ci siamo presentati in comune sia con l'originale che con la copia. In nessuna parte dello statuto leggiamo una norma riferita alle copie. Facciamo notare che se esistono delle copie è perché esiste l'originale. Ad ogni modo servivano 46 giorni per chiederci gli originali? Non ci pare che dal comune si siano fatti problemi su copie e originali quando si sono affrettati di scrivere ai giornali i loro commenti per scremare le 8mila firme da noi depositate. Quello delle copie è comunque un problema tranquillamente risolvibile perché porteremo gli originali in sede di consiglio comunale quando verremo finalmente ascoltati. Non vorremmo mai che cercassero cavilli e problemi di procedura per prendere tempo e intestarsi e attuare le nostre proposte senza riconoscercene merito e paternità. A noi non interessano questi tatticismi, ma ci preme tutelare gli interessi dei novaresi, perché se questi documenti verranno approvati sarà una vittoria di tutti novaresi. Per tutti questi motivi abbiamo scritto ai Capigruppo del Consiglio Comunale affinché tutelino la partecipazione dei cittadini all'andamento democratico della città e perché diano la possibilità a migliaia di cittadini di veder rappresentate le proprie istanze in sede di Consiglio Comunale come da noi è stato espresso sui documenti presentati. Per tutti questi motivi abbiamo scritto questa mattina anche al Prefetto di Novara, S.E. Dottor Francesco Paolo Castaldo affinché, in qualità della più alta rappresentazione istituzionale dello Stato sul nostro territorio, tuteli la volontà di migliaia di cittadini novaresi e, in base alla sua disponibilità, possa incontrare una delegazione del Comitato NO MUSA".