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DE GRANDIS: LA PROVINCIA SI COSTITUIRA' PARTE CIVILE CONTRO GLI INQUINATORI DEL CUSIO

"VITTORIA GRAZIE AL NOSTRO IMPEGNO; MA LA RISPOSTA DEL PRESIDENTE ALLA NOSTRA INTERROGAZIONE NON E' COMUNQUE SODDISFACENTE!"

Novara - “Grazie al nostro lavoro in seno al Consiglio provinciale - afferma Ivan De Grandis, consigliere comunale e provinciale di Fratelli d'Italia - abbiamo ottenuto che la Provincia di Novara si costituirà parte civile contro gli ecocriminali. Infatti, in risposta all'interrogazione che ho presentato con i colleghi del centrodestra (Leoni e Piantanida della Lega e Marcassa e Crivelli di Forza Italia) e che è stata discussa martedì pomeriggio,  lo ha confermato lo stesso Presidente Besozzi dichiarando che “l’Amministrazione provinciale, nell’ambito delle prerogative attribuite dalla legge in relazione alla tutela ambientale, si costituirà parte civile nei confronti dei soggetti che saranno individuati come responsabili dell’inquinamento”. Finalmente un segnale forte da Palazzo Natta, dopo giorni di silenzio e dichiarazioni incaute del vicepresidente con delega all'Ambiente Giuseppe Cremona. Nonostante questo importante risultato non ho potuto esprimere soddisfazione alla risposta fornita dal presidente in quanto non ci è stato detto ne’ “come mai l’Amministrazione provinciale e il Presidente Besozzi non abbiano preso alcuna posizione pubblica in merito agli sversamenti nonostante la tutela e la valorizzazione dell’ambiente siano tra le funzioni principali dell’Ente Provincia”, ne’ “se il Presidente Besozzi o un suo delegato, alla data di presentazione dell’interrogazione -ovvero il 17 luglio – hanno preso contatti con le amministrazioni comunali e gli enti preposti, e nel caso affermativo, quando e quali”. In quest’ultimo caso è lo stesso vicepresidente che con le sue dichiarazioni ha reso noto che è stato contattato il Sindaco di San Maurizio d’Opaglio, ma solo dopo la presentazione dell’interrogazione. Il Presidente poi, argomentando la propria risposta, ha spiegato come ci si debba operare per intervenire in favore della prevenzione con gli altri Enti mentre il suo consigliere delegato aveva fatto intendere sui giornali che queste cose erano già state fatte. Ad una interrogazione del consigliere regionale di Fratelli d’Italia Giuseppe Policaro, l’assessore Valmaggia ha risposto e sottolineato come le funzioni di gestione e controllo delle acque pubbliche sono svolte dalle province secondo quanto stabilito dall’art. 56 della legge regionale 44/2000. Proprio per questo ci saremmo aspettati un intervento più concreto da parte dell’Amministrazione provinciale anche per quanto riguarda le sue posizioni pubbliche e politiche in questo senso. Il vicepresidente Cremona ha dichiarato che “la Provincia è sul pezzo” e ha affermato che si trattava di “un atto vandalico e non di una forma di inquinamento strutturato”, cosa smentita dalla risposta in aula dello stesso Presidente Besozzi. Infatti c’era stata una massiccia mobilitazione di enti e associazioni, tanto che una “task force” delle Forze dell’Ordine era partita con una operazione a tappeto. Tanto che, notizia di oggi, sono già due le ditte che sono state messe sotto sequestro a San Maurizio d’Opaglio! In più, sempre il delegato all’Ambiente Cremona, aveva dichiarato che gli sversamenti erano avvenuti nella frazione Lagna, ma anche in questo caso sbagliava perché si trattava della frazione Pascolo di San Maurizio d’Opaglio, ma dimostrava tutta la scarsa conoscenza degli eventi e la mancanza di approfondimenti. Inoltre, per non farsi mancare nulla, aveva accusato noi consiglieri provinciale che avevamo presentato l’interrogazione per avere delle notizie in merito, di causare un danno d’immagine al Lago, mentre noi chiedevamo solo più fermezza da parte dell’Amministrazione e qualche risposta sulla questione. E’ ovvio che se dei consiglieri si interessano all'ambiente e presentano un’interrogazione non portano danno d’immagine al Lago d’Orta, in quanto il danno di immagine lo portano gli inquinatori. Per tutti questi errori macroscopici del vicepresidente delegato all'Ambiente abbiamo presentato già nei giorni scorsi un’altra interrogazione al Presidente Besozzi suggerendo, tra le altre, una rimodulazione delle deleghe dei suoi consiglieri. Ora niente alibi: Cremona è stato contraddetto dai fatti e dalle parole del suo Presidente".