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DE GRANDIS (NoiXNovara): FARAGGIANA, UN ANNO DI PAROLE...

"POSIZIONI DICHIARATE E RITRATTATE E UN BANDO CHE RISCHIA DI ANDARE DESERTO!"

Novara - Riceviamo e pubblichiamo da Ivan De Grandis (NoiXNovara): "Esattamente un anno fa inoltravamo ai giornali locali una nota stampa nella quale ci schieravamo contro il sindaco Andrea Ballarè ed il vice sindaco Nicola Fonzo che in quel periodo avevano confermato l’intenzione di trasformare il Teatro Faraggiana in un cinema multisala, una volta terminati i lavori fognari. È vero che Novara non si può permettere un altro teatro? La cultura novarese può esistere solo tra Coccia e Broletto?” – avevamo chiesto - Ricordando poi che nel programma elettorale con il quale è stato eletto il sindaco si legge: “Occorre restituire rapidamente alla città uno dei suoi simboli: il Teatro Faraggiana e metterlo in “rete” con il Coccia e il Piccolo Coccia per creare un sistema teatrale della città tematizzandone la specificità (al Coccia la lirica, i concerti, e grandi musical – al Faraggiana la danza, il cabaret e la prosa – al Piccolo Coccia le scuole, la formazione e la sperimentazione). Un sistema teatrale che sappia proporsi all’intera provincia e a livello nazionale; un laboratorio che sappia liberare idee creative ed energie nuove finora colpevolmente tralasciate. Una sfida culturale anche in vista dell’Expo 2015. Nell’estate del 2014 lo stesso Sindaco, la sua maggioranza, i partiti e le persone che lo sostengono, che si sono riempiti la bocca con la parola “cultura” sembravano avere cambiato idea. Non c’era più spazio per un altro teatro, che non si chiamasse Coccia, ovviamente. Dunque al Faraggiana chi governa – male – la città, ci avrebbe fatto una multisala. Tanto che noi affermavamo: “Oltre la solita presa in giro ai novaresi, agli elettori, possiamo dire “oltre il danno la beffa”. Perché? Perché questa amministrazione anziché sostenerli, terminerà lo stillicidio dei cinema storici della città, favorendo l’ennesima multisala con la quale non potranno competere. E chiuderanno. Noi riteniamo che il futuro di un luogo storico e di cultura come il Faraggiana meriti un dibattito più ampio e partecipato e che non si possa ridurre tutto a qualche annuncio stampa. Affermazione che oggi, dopo un anno esatto, orgogliosi, non rinneghiamo. Cos’è successo dall’agosto 2014? Che l’Amministrazione convinta di fare un cinema multisala nel Teatro Faraggiana ha terminato, finalmente, i lavori per la fognatura ma poi, messa alle strette sia in sede di consiglio comunale, sia dal mondo della cultura novarese che si è giustamente mobilitato, ha ritrattato le proprie posizioni in barba anche ai giovani dello stesso Partito Democratico che si erano spesi anche con una raccolta firme per sostenere con tutte le forze la tesi della multisala nel Faraggiana. Cosa succede nell’agosto 2015? Che la confusione che regna nell’Amministrazione Comunale si riflette nel bando di gara “per l’affidamento della concessione a soggetti terzi della gestione del complesso immobiliare di proprietà comunale denominato “Cinema teatro Faraggiana” per attività di spettacolo e culturali”, un bando che dimostra la totale mancanza di linea politico-culturale della Giunta Ballarè e che pare andare in una direzione quasi opposta a quella di una volontà reale di facilitarne l’assegnazione. Un bando predisposto dall’Ufficio Lavori Pubblici e non dall’Assessorato alla Cultura, che limita di fatto la partecipazione di molti soggetti – secondo il testo del bando uno dei requisiti deve essere quello di aver gestito teatri o cinema o sale di spettacolo o auditorium con capienza minima ciascuna non inferiore a 60 posti per ciascun soggetto che costituirà la società – e che disincentiva la partecipazione in quanto l’agibilità della struttura dovrà essere richiesta ed ottenuta dal futuro concessionario come del resto la manutenzione ordinaria e straordinaria sarà in carico al concessionario. Insomma, un testo che non accelera di certo il processo per un rapido recupero e rilancio dello storico Teatro  novarese e che, anzi, complica la vita a tutto un mondo della cultura che qualche progetto in testa ce l’aveva anche. Così dopo un anno perso tra parole, posizioni dichiarate e poi ritrattate e un bando che rischia di andare deserto possiamo dire che temiamo che di questo passo il Faraggiana non riaprirà tanto presto. Quindi lanciamo una nostra proposta all’Amministrazione Comunale guidata dal Sindaco Ballaré: perché non ritirare un bando nato male e poco azzeccato e coinvolgere una “consulta della cultura” creata ad hoc con gli esponenti della cultura novarese che ne avranno il piacere di farne parte, e con queste persone elaborare a più mani un nuovo bando che guardi alle vere esigenze di una gestione culturale vincente per il Teatro Faraggiana?"