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De Grandis: Parentopoli alla Sun?

Ivan De Grandis

Novara - Riceviamo e pubblichiamo da Ivan De Grandis, Laboratorio Civico Sveglia Novara: "Sui giornali locali si è parlato di una “parentopoli” alla Sun, l’azienda dei trasporti locali. Nei vari articoli comparsi sui giornali infatti viene ripreso un bando del 2014 della municipalizzata per la ricerca di risorse da inserire nella propria struttura organizzativa aziendale, con contratto a tempo determinato, dove la prima vincitrice risulta essere Giovanna Bertoni, sorella di Sonia Bertoni, dipendente comunale e moglie dell’ Assessore allo Sport e ai Rapporti con il Consiglio e dipendente Sun in aspettativa Rossano Pirovano (PD). La seconda invece risulta essere Giulia Falzone, candidata alle primarie del PD nel comitato “pro Renzi” e militante dei Giovani del PD. Io non discuto sul fatto che le assunzioni siano regolari, nemmeno sui curricula e le capacità, ma il legame parentale non poteva passare inosservato come quello politico con il Partito Democratico. È una questione morale, soprattutto da parte di quella sinistra che fa appunto sempre la morale a tutti. Una azienda del Comune che assume persone che hanno parenti nell’amministrazione? Voglio che se ne parli e sono certo che non mancheranno interrogazioni e discussioni in Consiglio Comunale, ma anche l'opinione pubblica deve interrogarsi e farsi una propria idea. Possibile poi che il primo cittadino non sappia nulla di chi lavora alla Sun? Allora vuol dire che non legge gli atti amministrativi del Comune. Ci tengo a precisare che non si mette in discussione la regolarità delle due assunzioni, ma non possiamo non chiederci quanto possa contare veramente una parentela e l’appartenenza al PD. L’Assessore Pirovano era a conoscenza dell’assunzione della cognata nell’azienda dove usufruisce dell’aspettativa? E dell’assunzione di una compagna di partito? Il Presidente della Sun Martinoli era a conoscenza dell’assunzione della cognata dell’Assessore Pirovano? E dell’assunzione dell’esponente PD? Certamente quelle di cui si parla sono assunzioni legittime, ma moralmente quanto opportune? Considerata la gravissima situazione economica che da anni ormai imperversa nel nostro territorio, dove alle centinaia di cassintegrati si aggiungono i posti di lavoro perduti a causa della chiusura di aziende, attività artigianali e commerciali, appare ancora più grave a livello morale che si possa diffondere il pensiero che non vengano date a tutti i cittadini le stesse possibilità di accesso al mercato del lavoro ma solo a pochi eletti (o meglio a pochi parenti degli eletti) o tesserati presso una municipalizzata così importante".