Novara - "Gentile Redazione - ci scrive Biagio Diana, consigliere comunale del Pd e coordinatore del partito a Novara - se mi viene concesso, desidero commentare quanto dichiarato dal collega Antonio Pedrazzoli e dall’ex assessore Massimo Contaldo su due questioni che sembrano non avere attinenza tra loro ma che, a mio parere, vanno nella stessa direzione se analizzate con una chiave di lettura che prenda in considerazione un’ accorta politica locale. Una prassi che sappia mettere assieme tutti gli elementi utili per far fronte ad una crisi generalizzata e che deve fare i conti anche con scelte sbagliate fatte in passato. Fa bene Pedrazzoli a suscitare un dibattito che prenda in considerazione la possibilità che l’azione amministrativa sia responsabilmente condivisa se la si affronta con il metodo adatto per risolvere emergenze vere e da tutti riconosciute. Il quadro che disegna le difficoltà che oggi sono al massimo della loro espressione non si discosta da quello che è presente a livello nazionale. Le forze politiche che attualmente sostengono il Governo Monti, in primis ed in particolare il Partito Democratico, hanno scelto di pensare innanzitutto alla salvezza economica del sistema Italia che altrimenti rischia di ricondurre tutti noi, ma soprattutto i più deboli, ad una condizione di arretratezza non più accettabile. E’ da qui che parto per dichiarare, a livello personale, che condivido alcuni elementi che Pedrazzoli propone con le sue dichiarazioni. Sono d’accordo quando dice che: è necessario affrontare alcuni nodi a livello locale con un metodo che superi l’antagonismo politico basato unicamente su posizioni preconcette condizionate da appartenenze ad uno o l’altro schieramento. Non sono d’accordo invece quando leggo nelle stesse dichiarazioni, che sono i numeri a determinare l’impossibilità di azione per affrontare con il giusto piglio, questioni anche spinose. L’attuale maggioranza riesce senza difficoltà a sviluppare tutte le azioni possibili per tenere testa alle difficoltà congiunturali prima accennate e non vede all’orizzonte null’altro che una sinergia cercata e voluta in ogni momento. Ci sono purtroppo questioni che, per la loro complessità, richiedono analisi attente e prudenti per evitare di fare errori. Mi trovo d’accordo nel considerare questo un momento che dovrebbe indurre tutti noi a riflettere sul modo più adeguato per costruire barriere contro il progressivo impoverimento e pedane di lancio per riprendere a camminare verso la direzione giusta. E’ possibile farlo soprattutto a livello locale, Pedrazzoli sono sicuro è d’accordo con me, affrontando le questioni con spirito di collaborazione e partecipazione attiva quando si è chiamati ad esprimersi e a lavorare per risolvere i problemi. Se poi lo scenario politico nazionale può fare da stimolo per aiutare in tal senso, tanto meglio. Mi collego invece a quanto ho letto, con ammirazione, nell’intervista rilasciata da Contaldo. L’ex assessore con le sue ammissioni ci mette in guardia e ci sprona nel tenere presente sempre la corretta considerazione nel fare scelte che riguardano impegni di tipo economico che possono condizionare l’andamento generale delle risorse a disposizione della cittadinanza senza l’ottenimento di reali migliorie della vivibilità dei novaresi. Non sarebbe accaduto quello che in questi giorni è sulle pagine di tutti i giornali riguardo lo Sporting se lo spirito e il metodo prima richiamato, fosse stato presente tra i banchi della vecchia amministrazione. Questa maggioranza oggi potrebbe marciare con più speditezza senza l’accollo di tali difficoltà e senza lo scotto di immaginare per il futuro una gestione di opere come lo Sporting e non solo, con tutte le difficoltà facilmente immaginabili che questo comporta. Contaldo dichiara che ha dovuto accettare ragioni di partito per dare anche il suo consenso alla costruzione del nuovo palazzetto, dice che l’opera non stava in piedi sin dalla sua progettazione e che le ragioni e perplessità espresse da più parti sono rimaste inascoltate. Credo sia un richiamo indiretto a quanti oggi devono porre rimedio all’esistente e scegliere con oculatezza per ciò che dovrebbe partire. Un’occasione per tutti noi che ci permette di ampliare il senso di responsabilità già presente e di raccogliere con dignità ogni aiuto e considerazione da parte di chiunque sia preoccupato per una giusta crescita della nostra città. Il prossimo futuro dovrà essere affrontato con responsabilità e con il coraggio di assumere posizioni coerenti con l’interesse comune. Con l’apporto positivo di quanti, scelti e non dai cittadini, si prestano a dare una mano. Non serve altro per far bene, se non dichiararsi disponibili quando è necessario. Questo Pedrazzoli lo fa".