Novara - Riceviamo e pubblichiamo una riflessione di Biagio Diana, coordinatore cittadino del Pd, sulle ultime elezioni Politiche: "A favore del Movimento Cinque Stelle hanno votato oltre sette milioni di persone al Senato e otto alla Camera. Un numero così ampio di consensi non può essere considerato, con superficialità, solo espressione di protesta nei confronti del sistema dei partiti che obiettivamente non funziona. Sono convinto che moltissimi di questi elettori ripongono speranze in un cambiamento capace di ridare alla politica il ruolo e lo scopo più nobile: cercare di attenuare o risolvere le gravissime difficoltà di chi, nel nostro paese ha meno. Qualsiasi ragionamento che vada nella direzione di concretizzare un dialogo con questa forza non può che partire da questo presupposto. Con loro dobbiamo intenderci facendo uno sforzo che contempli un diverso modo per affrontare la complessità delle tematiche che tengono la nostra Italia inchiodata in una posizione superata rispetto alla relazione persona-Istituzioni. Con uno Stato incapace di trasformarsi in strumento efficace per rendere migliore la vita dei propri cittadini e questi così rassegnati a questa incapacità, da perdere in modo sempre più evidente la voglia di sentirsi parte del sistema. Da qui derivano tutte le gravissime distorsioni che riconosciamo tutti i giorni in qualsiasi ambito della vita sociale e i fenomeni più aberranti che indignano sempre meno gli italiani (corruzione; abusi; inefficienze; disimpegno civico; burocrazia colpevole). Con i Grillini è necessario ragionare con quella umiltà capace di trasformarci in interlocutori affidabili e aperti per comprendere, dobbiamo portare al tavolo di discussione l’autorevolezza derivante dalla storia e dai valori della sinistra responsabile. Contemporaneamente renderci permeabili a concetti nuovi che determinano il ruolo e i doveri di chi è chiamato a rappresentare; primo dei quali l’abbandono della convinzione ignobile e perversa che l’eletto debba arricchirsi e vivere di privilegi. Non credo, come spesso ho sentito dire, che uno schieramento così ampio non rifletta e si interroghi, oggi più che ieri, sulle complessità dei fenomeni da affrontare governando il sistema paese. Al contrario: penso che vorranno raccogliere la sfida con la consapevolezza di confrontarsi con attori in grado di affiancarli in un percorso di cambiamento irreversibile".