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Diego Sozzani (FI): Urgente nuova Legge Obiettivo e meno burocrazia

Novara - "E' urgente un'azione nazionale per la verifica, il monitoraggio, la diagnostica e la manutenzione di ponti, viadotti e altre opere pubbliche. Bene hanno fatto Mariastella Gelmini e Anna Maria Bernini a chiedere una commissione di inchiesta al governo dei NO. Accanto a questo, servono però leggi speciali per l'ammodernamento delle opere pubbliche, norme che semplifichino le procedure sburocratizzandole, sulla falsariga della Legge Obiettivo approvata dal Governo Berlusconi nel 2001, che portò a investimenti per 75 mld di euro". Lo afferma Diego Sozzani, capogruppo di Forza Italia in Commissione Trasporti alla Camera dei Deputati. 

"Assurdo - incalza il deputato azzurro - che a meno di 24 ore dai fatti di Genova, Di Maio e Toninelli addebitassero ogni responsabilità dell'accaduto al gestore, al punto da annunciare l'avvio delle procedure di revoca delle concessioni, prima ancora dell'avvio di ogni accertamento. Delle due l'una: o il Governo sapeva già tutto prima del crollo e quindi è corresponsabile di quanto accaduto oppure non sapeva proprio nulla e ora fa propaganda, senza nemmeno uno straccio di indagine tecnica preliminare. Condanno l'atteggiamento superficiale di questo governo, che fino ad ora si è limitato a far lievitare lo spread con dichiarazioni superficiali e invito i grillini a contare fino a 3 prima di twittare". 

E sulle azioni da intraprendere Sozzani ha le idee ben chiare: "E' ora di smetterla di nascondere la testa sotto la sabbia: serve una commissione d'inchiesta, ma occorre anche un percorso per la messa in sicurezza delle opere pubbliche. Ricordo a Di Maio e Toninelli che presso il Ministero dei Trasporti è attiva la Direzione Generale per le Strade e le Autostrade e per la Vigilanza e la Sicurezza nelle Infrastrutture Stradali. Chiedano che cosa è stato fatto per monitorare lo stato di salute del Viadotto Morandi, così come delle altre opere stradali. Se gli organi statali non sono sufficienti, si coinvolgano nei monitoraggi gli atenei e i politecnici, oltre alle società specializzate dotate dei più moderni strumenti di diagnosi. Su un tema così delicato non possiamo demandare tutte le responsabilità agli altri".