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Diego Sozzani a... tutto campo

Intervento del consigliere regionale di Forza Italia su: pagamenti PAC, aree dismesse di Sant'Agabio, questione Agognate, Città della Salute e... rapporti con i vertici del suo partito

Novara - Periodo intenso per il consigliere regionale Diego Sozzani, in queste ore impegnato a Torino nella discussione del “Ne avevamo parlato a Vicolungo, a latere rispetto all’incontro con sindaci e associazioni di categoria per illustrare nel dettaglio le ricadute rispetto alla nuova legge urbanistica sul consumo del suolo. In quella sede avevo registrato la preoccupazione delle associazioni agricole per i sensibili ritardi nel pagamento dei premi legati ai fondi PAC”. Diego Sozzani commenta l’ottimo risultato che il gruppo di Forza Italia in Consiglio Regionale ha raggiunto insieme ai colleghi Franco Graglia e Gianluca Vignale. “Grazie alle nostre continue sollecitazioni l’assessore ha dato una data per il pagamento dei premi legati ai fondi PAC: dal 18 aprile ARPEA provvederà a saldare i contributi del 2015. Confidiamo che questa sia la volta buona, visto che era stata già assunto l’impegno a pagare lo scorso dicembre”. La cadenza dei pagamenti vedrà dare la priorità in un primo momento al pagamento del regime base che ricomprende l’aiuto per le aziende che hanno percepito l’anticipo (22.537 su 37.000) e quelle che per varie ragioni non lo hanno avuto in quanto o sottoposte a controlli per la condizionalità, errori di attribuzione dei titoli provvisori e blocco da Agea, correzione anomalie varie (Agricoltore attivo, aventi diritto, anomalie amministrative) pascoli con dati istruttoria a seguito di scarico BDN. A seguire verranno onorati i salvi relativi a inverdimento e pagamenti accoppiati. “Abbiamo anche ottenuto rassicurazioni – spiegano i consiglieri azzurri – che ARPEA sta cercando di includere già nella prima fase il pagamento dei piccoli agricoltori. Si tratta di una buona notizia dopo i mesi di attesa che sono dovuti in particolare alla lentezza del sistema di verifiche messo in atto dalla Regione. Il 1° aprile, ha detto l’assessore, dovremmo avere l’assegnazione dei titoli alle imprese, da quel momento si partirà con il procedimento per andare in pagamento entro il 18 aprile. Vigileremo affinché le date vengano rispettate a tutela degli agricoltori”.

Altro argomento 'caldo' è quello relativo alle aree dismesse di Sant'Agabio a Novara e al nuovo polo logistico che si intende realizzare fuori città: "Si parla tanto di Agognate - commenta il coordinatore provinciale di Forza Italia - e delle fantomatiche aree industriali da recuperare, quando all'interno della nostra città - vedi Sant'Agabio - ci sono ampi spazi abbandonati al degrado. Un esempio su tutti l'area degli ex Magazzini Cariplo (proprietà degli stessi attori di Agognate). Non comprendo poi perché il Comune di Novara, anche in relazione alla futura legge sul consumo del suolo, non abbia fatto un censimento delle aree dismesse sul proprio territorio con le relative previsioni di recupero".

Poi c'è la questione nuovo ospedale di Novara: "Basta raccontare bugie alla gente sulla Città della Salute e basta ignorare i problemi veri. Cosa farne del vecchio ospedale è una risposta davvero urgente e fondamentale nel quadro di un ridisegno urbanistico e di sviluppo della città. Credo di essere l'unico e ultimo amministratore novarese che si sia seriamente posto il problema, come si evince da un articolo pubblicato nell'aprile del 2004 - sì... 2004! - Spiace vedere come nessuno poi sia stato in grado di proseguire nella discussione del problema".

Infine una stoccata ai vertici del suo partito: "Non mi riconosco nell'attendismo che sta caratterizzando il dibattito politico ai livelli più alti. Ancora una volta la politica nazionale sta tradendo i territori che invece, mai come ora, necessitano di una guida forte e consapevole del fatto che le non scelte di oggi, avranno pesanti ripercussioni su un domani molto prossimo. Non siamo carne da macello e credo sia il caso che qualcuno prima o poi ne prenda atto e si muova di conseguenza. Non stupisce che la società civile si stia organizzando in modo autonomo dai partiti tradizionali, generando un crisi politica e istituzionale senza precedenti".