Novara - Domenico Rossi apre la sua campagna elettorale quale candidato del Pd al consiglio regionale lanciando subito alcuni temi di particolare interesse. Domenico Rossi porterà nel Pd la sua esperienza, il suo essere... Domenico Rossi. Quello che si è occupato di lotta alla dispersione scolastica e inserimenti lavorativi, in particolare con adolescenti e fasce deboli; che si è impegnato con Libera sul fronte delle mafie al nord, delle ecomafie, del ciclo del contratto pubblico per la formazione, del rinnovamento delle Pubbliche Amministrazioni e della formazione dei giovani; che con Sermais ha affrontato il tema delle politiche sociali e ha fondato la scuola di politica “Imparare democrazia”.
«Ma ho ritenuto che fosse arrivato il momento di portare il mio modo di essere, le battaglie che ho combattuto in questi anni all’interno del Pd, un partito che è un’opportunità per il nostro paese, un'opportunità da costruire. – afferma Rossi -Si tratta dell’unico grande partito che ci permette, come semplici cittadini, di aspirare ad amministrare le nostre comunità locali e ad agire, allo stesso tempo, un ruolo in Europa a partire da quella tradizione socialdemocratica che mette insieme il rispetto dei diritti dell’uomo con lo sguardo a chi viene lasciato indietro. Ritengo sia responsabilità di tutti coloro che se la sentono contribuire a restituire credibilità alla politica anche attraverso l’impegno nei partiti e nelle istituzioni: è nel Partito Democratico che ho trovato questa possibilità».
«La prima questione da affrontare – spiega Rossi – è quella dei finanziamenti per la campagna elettorale. Un tema molto caro ai cittadini, che in questi anni hanno visto montagne di denaro investite per ottenere un seggio. Ebbene, la mia scelta è stata quella di una campagna low cost, grazie al contributo di molti amici e volontari e al reperimento di risorse economiche attraverso finanziamenti piccoli e piccolissimi. E in ogni caso sarà possibile verificare sul mio sito (www.rossidomenico.it) l’effettivo ammontare dei contributi».
«Non è una scelta dettata solo dalla volontà di rispettare quanti fanno fatica ad arrivare a fine mese ma una scelta di libertà – aggiunge – Infatti, non accettando finanziamenti importanti non dovrò, un domani, essere “grato” ad alcuno. Insomma, non sarò condizionabile. Il che, per un politico, dovrebbe essere il minimo...».
Inoltre, se dovesse essere eletto in consiglio regionale «una quota dello “stipendio” di consigliere verrà destinata a creare un’associazione a livello provinciale che serva a raccordare la mia attività torinese con le istanze del territorio».
“Tour della legalità”: così Domenico Rossi definisce l’iniziativa in programma il prossimo 3 maggio, che lo vedrà incontrare i cittadini nei vari siti della provincia che hanno avuto a che fare con inchieste sulla malavita organizzata. Così il primo appuntamento sarà alla torretta di Borgomanero (bene sequestrato a un personaggio riconducibile al clan Crisafulli), poi al Castello di Miasino (sequestrato al boss camorrista Pasquale Galasso) e infine nella zona delle cave di Romentino.
Lungo tutto il tour con Domenico Rossi ci sarà l’onorevole Pd Davide Mattiello, presidente della fondazione “Benvenuti in Italia” e membro delle commissioni parlamentare antimafia e giustizia.
Ecco il programma in dettaglio:
9.45 Torretta di Borgomanero (viale Marazza)
10.30 Castello di Miasino
11.00 Incontro ad Ameno – riunione al museo
Sala consiliare del comune di Ameno (Piazza Marconi, 1)
12:30 aperitivo/pranzo a Orta
15:30 Visita cave a Romentino
17. 30 Novara all’aperto in piazza Duomo
19.30 Apericena a Romentino al Circolo Pd - Casa del Popolo via dei Conti Caccia 8
21.00 Incontro con l'onorevole Davide Mattiello e il candidato al consiglio regionale del Piemonte Domenico Rossi, sempre al Circolo Pd di Romentino