
Novara - "E’ più semplice - afferma in una nota il consigliere regionale Domenico Rossi (Pd) - certamente più scenografico, camminare sui binari per chiedere la riapertura della Arona-Santhià, piuttosto che darsi da fare nel tentativo di riaprirla sul serio. Alcuni rappresentanti di Lega e Movimento 5 Stelle nei giorni scorsi hanno partecipato, nel maldestro tentativo di strumentalizzarla, ad una manifestazione legittimamente organizzata da rappresentanti del territorio con l’intento di sollecitare Regione Piemonte alla riapertura della tratta. Il parlamentare aronese Alberto Gusmeroli ha dichiarato che, vista la disponibilità di RFI, basterebbe una richiesta ufficiale di Regione Piemonte. Purtroppo la soluzione non è così a portata di mano e dovrebbe ben saperlo un rappresentante della Lega che nel 2012, alla guida del Piemonte con Roberto Cota, spazzò via con un colpo di spugna ben 12 linee ferroviarie tra cui proprio la Santhià-Arona. Come ha evidenziato l’assessorato ai trasporti di Regione Piemonte, infatti, il costo di esercizio della linea richiederebbe un investimento di circa 4 milioni all’anno giustificabili dall’Agenzia della Mobilità Piemontese su decisione dell’Assemblea di Bacino dove siedono i rappresentanti dei territori interessati. E’ quella la sede per decidere se, nella allocazione delle risorse assegnate al bacino, la riattivazione della linea sia o meno sostenibile: solo dopo tale passaggio Regione Piemonte potrà inoltrare formale richiesta, nella speranza che nel frattempo venga approvato il Contratto di Programma tra RFI e Ministero dei Trasporti e relativo aggiornamento in attesa del via libera dell’attuale Governo da Giugno 2018. RFI, infatti, pone come condizione per gli investimenti (almeno 30 milioni) la riattivazione dell’esercizio passeggeri con modelli sostenibili e stabili negli anni. La Regione è pronta a fare la sua parte, come dimostrano i verbali delle interlocuzioni con RFI in cui il tema dell’Arona-Santhià è stato più volte sollevato, ma sottolineo nuovamente ai colleghi 5Stelle che hanno partecipato alla manifestazione che una volta riattivato il servizio va mantenuto: con l’ultima manovra finanziaria, però, il Governo “giallo-verde”, in cui il penastellato Danilo Toninelli riveste l’incarico di Ministro dei Trasporti, ha ridotto di circa 60 milioni il Fondo nazionale per il Trasporto pubblico locale. Non solo, tra le clausole di salvaguardia che l’esecutivo ha garantito all’Europa per ricevere l’assenso alla manovra economica è previsto un taglio di 300 milioni del Fondo Nazionale Trasporti".
Sul Bilancio appena approvato in Regione, lo stesso Rossi dichiara: “Lo stanziamento di 5 milioni per servizi domiciliari per persone anziane non autosufficienti, 12 milioni per interventi a favore della disabilità e 20 milioni per persone con fragilità sociali: sono solo alcune delle buone notizie che accompagnano l’approvazione del Bilancio di Previsione del Piemonte” è il commento del Presidente della Commissione Sanità Domenico Rossi al via libera del documento di programmazione finanziaria di Regione Piemonte. “L’approvazione di questo bilancio di previsione chiude un percorso che, in questi cinque anni, ha riportato la situazione finanziaria di Regione Piemonte in condizioni di sicurezza, a partire dal comparto sanità” aggiunge Rossi.
“Con soddisfazione riscontro che, per il terzo anno consecutivo, vengono destinati fondi, 150 mila euro, ai Comuni per favorire il riutilizzo di beni immobili confiscati alla criminalità organizzata. Proseguirà l’impegno anche sul sovraindebitamento, fenomeno al centro della Legge Regionale di cui sono stato primo firmatario e approvata nel giugno 2017, con un impegno di oltre 260 mila euro” prosegue in consigliere novarese sottolineando “lo sforzo sul fronte del diritto allo studio confermando le risorse necessarie a garantire le borse di studio universitarie a tutti gli aventi diritto”.
Infine Domenico Rossi dà appuntamento a sabato 13 aprile alle ore 17 presso l'Auditorium del Parco del Welfare in via Baveno 2 per bilancio di fine mandato.