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Dopo quarant’anni una nuova legge quadro per l’agricoltura piemontese

Novara - Con l’approvazione odierna del DDL 289 “Riordino delle norme in materia di agricoltura e di sviluppo rurale” Regione Piemonte prosegue il percorso di aggiornamento, innovazione e adeguamento normativo su settori strategici. La legge di riferimento attualmente in vigore per l’agricoltura, infatti, risale al 1978: “quarant’anni di profonde trasformazioni dei mercati, della società, delle politiche, oltre che, naturalmente, dell’agricoltura stessa” come ha evidenziato il Consigliere Regionale Domenico Rossi, relatore per la maggioranza del disegno di legge, sottolineando in particolare “l’evoluzione delle politiche europee, e in particolare della PAC soggetta a costante riforma per conciliare le spinte della globalizzazione con la tutela delle aree rurali e del modello agricolo europeo basato sull’agricoltura familiare”.

Una norma imponente con 11 titoli, 36 capi, 2 allegati e 112 articoli, fortemente voluta dall’assessore Ferrero, costruita attraverso un costante lavoro di confronto con il comparto agricolo, nelle commissioni e con gli uffici regionali competenti, reso possibile anche dalla collaborazione di tutte le forze politiche. “Con l’approvazione del disegno di legge facciamo una importante operazione di semplificazione perché ciò che oggi è declinato in molteplici norme trova spazio in un unico testo: valorizzazione delle attività agricole, programmazione degli interventi, agricoltura sociale, apicoltura, agriturismi, birra agricola, lotta alle frodi, bonifiche e irrigazione, banca della terra, digitalizzazione…” spiega Rossi. “Era importante predisporre un articolato in grado di governare le complessità del presente e che guardasse al futuro con una predisposizione a costanti aggiornamenti dei dispositivi operativi. Oggi - prosegue Rossi - siamo consapevoli che l’importanza dell’agricoltura va oltre il settore stesso. Quello che succede nel mondo in agricoltura ha dei risvolti sull’intero pianeta. Lo abbiamo imparato molto bene pochi mesi fa durante Terra Madre che ci ha ricordato come ogni volta che parliamo di agricoltura, di cibo, parliamo di biodiversità, di ambiente, di economia, di politica”.