Novara - "Alla fine del Consiglio provinciale di giovedì 20 ottobre - ci scrive Gian Carlo Locarni, capogruppo della Lega Nord - devo registrare mio malgrado che l’unica differenzazione tra il gruppo del PD in consiglio e quello del PDL resta nell’acronimo delle due parti è cioè nella L. Per precisare ai lettori tutto ciò si riferisce alla votazione effettuata sul difensore civico, scelta del tutto legittima, ma ahimè inopportuna, in quanto si è voluto premiare un referente dell’IDV, senza alcun dubbio sulla professionalità dell’avvocato scelto non ritengo opportuno avallare tale scelta, perché se da un lato (PDL) si tentava di procedere con una candidatura legata da parentela con un consigliere (ripeto del tutto legittima), dalla sponda opposta si rispondeva con la candidatura di logica partitica. Detto questo il gruppo della Lega Nord Padania proponeva una figura slegata da tali logiche figlie della prima repubblica cercando nel contesto presente di riqualificare la politica che proprio negli ultimi tempi viene sempre più vista come un affare per amici e parenti. Probabilmente passo troppo futuristico con colleghi che non hanno ancora capito che tali decisioni alimentano il senso negativo dell’antipolitica e non giovano allo sforzo di chi crede che la politica con la P maiuscola abbia un senso. Da questo evento ritengo che la nostra posizione ne venga rafforzata in termini di trasparenza e che come sempre quando siamo ad un gazebo le persone che vengono a trovarci non possano che restare ulteriormente convinte che la nostra azione era, è e sarà sempre per il bene comune senza anteporre ad esso il bene di alcuni. Dopo questo, che alle persone non attente può apparire come uno sfogo, ci tengo a precisare che null’altro è che la chiara esposizione dei fatti, augurando al nuovo difensore civico un buon lavoro in quanto eletto legittimamente ma soprattutto che possa svolgere un lavoro proficuo per tutti coloro che debbano avvalersi di tale figura".