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E' tempo di... Progett'Azione dentro e fuori il Pdl

Vignale, Armosino, Boniperti e Burzi

Novara - Un soggetto politico che nasce da dentro il Popolo delle Libertà, ma che ne è uscito (momentaneamente) per avere una propria identità e soprattutto per cercare di catturare quel consenso che il partito dell'ex premier Berlusconi sembra stia perdendo negli ultimi tempi. Questa in sintesi la ragione d'essere di Progett'Azione, quel gruppo consigliare indipendente dal Pdl che è stato presentato a Novara all'Albergo Italia la sera di lunedì 2 luglio. Fuori fa abbastanza caldo, siamo tutti un po' stanchi e bisognosi di ferie, soprattutto dopo le 'fatiche sportive' degli ultimi Europei di calcio; una quarantina di persone, tra cui diversi sindaci in carica o consiglieri comunali hanno risposto all'invito partito dal vice presidente del Consiglio regionale, Roberto Boniperti.

La prima a parlare è stata la presidente della Provincia di Asti, on. Maria Teresa Armosino: "Siamo tutte persone elette nel Pdl, ma riteniamo che si stia vivendo in un periodo di profonda avversione nei confronti dei partiti politici, a causa di quello che non sono riusciti a fare per i cittadini. Auspico che si ritorni allo spirito riformatore che coincise con la nascita di Forza Italia, cui aderii con moltissimo entusiasmo a metà degli anni '90. Nella rete si vede una protesta generica, ma manca un luogo dove è possibile fare proposte; ecco che qui il 'grillismo' fiorisce e sfascia. Il nostro invece è un approccio umile, costruttivo ed ugualmente entusiasmante. Il nuovo partito del centrodestra non può essere una versione rivisitata del Pdl vecchia maniera, visto che continua a perdere cospicui pezzi di azionariato (il suo elettorato). I voti poi non si sono spostati al centrosinistra: semplicemente gli elettori del Pdl non vanno più a votare oppure optano per liste di protesta. La Regione - ha proseguito Armosino - deve ridurre il suo indebitamento, razionalizzare la spesa pubblica e sciogliere tutte quelle società partecipate o controllate da Torino. Siamo poi contro il finanziamento pubblico dei partiti. Insomma dobbiamo ridiventare credibili. In questo anno e mezzo di Giunta Cota più volte ci hanno detto di stare zitti e si seguire le linee di Bibì e Bibò (Ghigo e Ghiglia i due coordinatori regionali). Ora basta! Dobbiamo darci da fare per creare una nuova classe dirigente che entro qualche anno possa portare avanti le nostre battaglie".

Roberto Boniperti: "Siamo cinque consiglieri in tutto, provenienti ciascuno da situazione ed origini differenti. Siamo confluiti in Progett'Azione perché non vogliamo abbassare il capo a Bibì e Bibò".

Alessandro Albanese, consigliere provinciale, ha portato il saluto de La Destra: "In questo momento nel centrodestra mancano progetti ed azioni concrete e dirette. Il Pdl a Torino è troppo in scia alla Lega. Credo che per uscire dal momento di empasse del centrodestra non si debba guardare né a Grillo e nemmeno al Carroccio, ma proseguire per la nostra strada".

La parola è poi passata ad alcuni sindaci del Novarese. Marzia Vincenzi (Vicolungo): "La gente non ce la fa più! Insopportabile il distacco tra la politica dei Palazzi e i problemi delle persone che non hanno nemmeno i soldi per pagare la retta dell'asilo ai figli. I problemi delle persone siamo noi, soprattutto nei comuni più piccoli, ad ascoltarli e a cercare delle soluzioni. Ma se ci vengono eliminate le risorse...".

Gaudenzio Sarino (Tornaco): "Faccio notare anche la questione dei bandi: perché li fate in Regione se poi non ci sono i soldi a bilancio per finanziare i progetti? E poi basta col fatto che i finanziamenti vadano sempre nelle stesse province, Cuneo, anche se presidente e assessore regionale sono di Novara... Infine vorrei sapere una volta per tutte: qual è il destino dei comuni con un numero di residenti inferiore ai mille abitanti?".

Valter Brustia (Casaleggio): "Avete due anni e mezzo per ribaltare la situazione e la linea politica! Fate come Monti che ha messo all'angolo la Merkel e alla fine la cancelliera ha dovuto cedere alle proposte di Italia e Spagna sulle politiche anti-spread. Per risparmiare non è logico tagliare su comuni e consorzi che erogano servizi alla comunità; basta semplicemente cancellare gli enti inutili o evitare che all'interno ci vadano i soliti raccomandati, come è successo di recente all'Ente Aerospaziale, dove è stato nominato il novarese Teresio Colombo".

Angelo Burzi è il 'consigliere anziano' del gruppo di Progett'Azione. Spiega: "I problemi ci sono, inutile nasconderli. E poi se stavamo bene dov'eravamo (nel Pdl in Regione) non avremmo mai creato un gruppo autonomo non credete? Dobbiamo fare anche dei distinguo: se non siamo in Giunta è perché preferiamo essere liberi nelle nostre scelte e valutazioni; è nostro dovere dal di dentro della maggioranza votare o fare emergere le criticità di ogni provvedimento. Sono pessimista sul fatto che il Pdl riesca a ricambiarsi, ma rimango dell'idea che per farlo bisogna puntare su un gruppo dirigente molto giovane e dinamico, dove il più vecchio sia... Federico Binatti" (il vice coordinatore vicario del Pdl, che ha 29 anni).

Luciano Pigat da poche settimane è sindaco di Biandrate: "Vi chiediamo una cosa su tutte, togliete l'erba alta, la nebbia, che sta tra il governo centrale di Roma e noi sindaci dei piccoli comuni, che ogni giorno siamo tra la gente".

Lorenzo Volontè (ex assessore a Trecate) ha posto l'indice sulla situazione nel polo petrol-chimico di Trecate, "dove la raffineria di riferimento ha comunicato ai suoi dipendenti che entro poco tempo chiuderanno ben tre linee di produzione e degli attuali 400 dipendenti, cui se ne aggiungono altrettanti dall'indotto, oltre un centinaio rischia il posto di lavoro. Siamo in una situazione paradossale, nella quale i lavoratori sembrano vivere nel limbo, senza alcuna certezza, con i sindacati che non stanno dando risposte precise. Chiedo alla Regione un supporto e che si valutino bene le conseguenze di una profonda crisi nel petrol-chimico a San Martino di Trecate".

Gianluca Vignale, consigliere regionale: "La nostra presenza esterna al Pdl non è un'eresia e le recenti vittorie di Acqui Terme e Borgomanero dimostrano che i partiti maggiori hanno ottenuto un risultato positivo solo grazie alle liste civiche che appoggiavano i candidati; altrimenti non si va da nessuna parte. Il Pdl deve rendersi conto che un tempo 'valeva' il 30% e più, ma che oggi non va oltre l'11%: è ora di rimboccarsi le maniche, altrimenti la casa rischia di crollare. Noi l'abbiamo capito per tempo e infatti siamo usciti prima che venisse giù. Ghigo e Ghiglia, invece che rendersi conto dei veri motivi della sconfitta elettorale, hanno preferito addossare a noi tutte le colpe... ma non siamo noi il problema!".

Infine le conclusioni di Boniperti: "Ne avrei da dire... come raccontare in che modo è stato scelto il nuovo presidente del Parco del Ticino: hanno optato per quell'agricoltore che aveva avuto l'onore di portare sulla mietitrebbia l'ex ministro Zaia durante una sua visita nel Novarese... Mi hanno poi attaccato perché non ero presente alla conferenza stampa di presentazione della Città della Salute con Cota, Monferino, Ballarè e gli onorevoli novaresi. Ma non sanno che ci stanno prendendo tutti per i fondelli! Ma quale ospedale, visto che non ci sono fondi, a causa del ritiro di Ismea e dei soldi provenienti dall'Ue. Non sono più in grado di vendere le cascine, in quanto gli agricoltori non ne hanno più le possibilità. Dicono che lo Stato da Roma ha garantito 170 milioni di euro per il nuovo ospedale: verissimo, peccato che ci sia una condizione, che la Regione trovi i fondi per la parte rimanente. E questi soldi è davvero impossibile ad oggi reperirli". 

Sono le 23.30 passate... è fresco. Ma il clima politico dentro il Pdl si annuncia sempre più rovente.

Gianmaria Balboni