Novara - Si è svolto nella serata di giovedì 26 maggio l'incontro tra il candidato sindaco della lista "La Città in comune", Luigi Rodini, e Giovanni Gramegna, architetto, Giovanni Campagnoli, autore del libro “Riusiamo l’Italia. Da spazi vuoti a startup culturali e sociali”, Andrea Di Stefano, giornalista economico e direttore della rivista 'Valori' e Carlo Colzani, già segretario provinciale CISL. Assumere davvero il ruolo di capoluogo del quadrante nord est del Piemonte; smettere di consumare il suolo agricolo; far incontrare la voglia di fare e di lavorare che esiste nel mondo dei giovani e la disponibilità dell’ immenso patrimonio immobiliare di cui i comuni dispongono; ridurre l’inquinamento e migliorare dell’ambiente urbano per diventare attrattivi in vista dell’insediamento di nuove aziende; costruire un progetto di governo del territorio novarese, sono state alcune delle proposte dei relatori al candidato sindaco.
Tuttavia, quando dalla platea è arrivata la sollecitazione a dire che cosa si dovrebbe fare nei primi 100 giorni l’accordo è stato pressoché unanime: stringere un patto per il lavoro con tutti gli attori che parta da una “fotografia” rapida del territorio (Qual è la condizione dei lavoratori? E quella dei giovani? Che cosa stanno facendo le imprese? Quali prospettive hanno? Qual è la condizione di degrado dell’ambiente?) e da linee di indirizzo chiare. Nel corso della serata, molto partecipata e protrattasi oltre l’orario previsto, sia i relatori sia il candidato sindaco Luigi Rodini, hanno risposto alle numerose domande e alle sollecitazioni dei presenti.
Luigi Rodini, a tal proposito ha dichiarato «È stato un incontro molto importante e dal quale ho imparato molto. Mi ha fatto un grande piacere non solo la partecipazione di tutti i presenti, ma anche avere scoperto che le idee innovative che i relatori hanno illustrato si sposavano perfettamente con le linee guida e i contenuti del programma de “La Città in comune”».