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Emergenza immigrati: per Riga (Giovane Italia) ci vuole più intransigenza

Francesca Riga

Novara - Giovane Italia Novara non aspetta altre reazioni violente, ma intraprende la linea dell’intransigenza trovando una soluzione operativa. Secondo la leader del movimento, Francesca Riga, occorre un chiarimento in sede parlamentare sulla gestione dell'emergenza immigrazione che alimenta sui territori speculazioni vergognose. «Il governo spende per mantenere orde di clandestini 40 euro al giorno, mentre molti Italiani non arrivano a fine mese. Conta poco la questione politica perché qui è in gioco la vita di persone. L’Italia viene danneggiata sotto differenti profili dall’'ingresso di clandestini alle attività di profittatori di questa emergenza che si arricchiscono in modo illegale. A Novara fa male l'atteggiamento di sordità su come viene affrontano il problema dell'accoglienza: la nostra città non è più sicura, dimostrazione sono il continuo aumento degli atti gravi che purtroppo richiamano alla mente episodi di violenza”.

Giovane Italia Novara, pertanto, vuole un Centro di identificazione ed espulsione che possa filtrare chi arriva illegalmente in Italia. Gli stranieri giunti in modo irregolare a Novara che non faranno richiesta di protezione internazionale o non ne hanno i requisiti devono essere trattenuti negli istituiti Cie al fine di eludere la dispersione su Novara e provincia e consentire l'esecuzione del relativo provvedimento da parte delle Forze dell'ordine. Il tempo di permanenza (18 mesi al massimo - decreto legge n.89/2011 convertito dalla legge n.129/2011) è funzionale alle procedure di identificazione e a quelle successive di espulsione e rimpatrio.