Novara - Ad un recente convegno svoltosi a Milano sul tema Expo 2015 ha partecipato il vice presidente della Provincia, Luca Bona (delegato al Turismo). Questo il suo commento: "Mobilità dolce, storia natura e paesaggio oltre EXPO 2015: questo il titolo dell'autorevole e partecipato convegno svoltosi l'undici settembre presso il prestigioso complesso del Centro Svizzero a Milano. Ho avuto l'onore di rappresentare tra i relatori la provincia di Novara e più in generale la parte piemontese delle aree interessate da questo tema, dove il ripristino dell'Idrovia Locarno Milano Venezia rappresenta il soggetto turistico attrattore, volano economico unico al mondo al cui ripristino moltissimi presenti lavorano da anni, con una passione fuori dal comune. Gli onori di casa sono stati fatti dal Console Generale Svizzero Massimo Baggi, organizzatore e promotore dell'evento, dalla Sindaco di Locarno Carla Speziali e dall'Assessore all'ambiente del Comune di Milano Pierfrancesco Maran, i relatori, oltre al sottoscritto, sono stati il Presidente del Consorzio Est Ticino Volloresi Alessandro Folli (soggetto appaltante e progettista delle opere infrastrutturali lombarde e in parte piemontesi), il delegato del Commissario Unico del Governo per Expo Milano 2015 Antonio Acerbo, il Presidente del Gruppo LAND Giovanni Sala. Il convegno è stato totalmente diverso dai fiumi di parole inconcludenti a cui purtroppo siamo abituati quando si parla dell'evento EXPO. In questo incontro si è parlato dello stato di attuazione del principale progetto infrastrutturale e turistico legato all'esposizione, che è nato negli anni 30 del secolo scorso, si è arenato negli anni 60 per poi ripartire con vigore alla fine degli anni 90, che ha legato i territori e la passione di molti uomini e donne appartenenti ad uno stesso territorio con un confine politico di troppo nel mezzo. Si è discusso di opere, progetti ed iniziative realizzate o in corso di realizzazione, dei prossimi passi attuativi e soprattutto di quello che personalmente provo a fare da qualche anno: come legare in modo organizzato l'unicità dell'antica via dei marmi alle potenzialità naturalistiche, culturali, enogastronomiche e produttive di questo territorio (il centro di documentazione di Arona e lo studio sull'intermodalità di Confindustria servono a questo). Certamente il primo passo è quello di fare conoscere la realtà dei luoghi alla popolazione, quindi agli operatori e agli investitori, investendo sull'identità territoriale e il senso di appartenenza al complesso delle nostre unicità, legate fisicamente dalla via d'acqua e dalle piste ciclopedonali connesse, sviluppando quindi il maggior veicolo di marketing territoriale esistente, che è appunto l'orgoglio di appartenere ad un territorio e il cuore, con la testa, per farlo crescere nel complesso. Da tutti i relatori è stato sottolineato un altro aspetto strategico delle opere in realizzazione, le infrastrutture ed il sistema turistico collegato resta, va ben oltre l'occasione temporale dell'EXPO; in questo caso, come dovrebbe essere sempre, è l'esposizione internazionale a servire l'infrastruttura e il sistema territoriale, facendoli conoscere per fargli acquisire valore ed efficienza negli anni, non viceversa. Quest'ultimo aspetto è ben presente già nel titolo del convegno ed è stato molto motivante sentirlo ribadire dagli autorevoli relatori. Un aspetto che significa concretezza, misura dei risultati e crescita economica sostenibile per i nostri territori dell'Insubria".