Novara - Riceviamo e pubblichiamo da Francesca Riga, responsabile del gruppo Giovane Italia (la giovanile di Forza Italia) a Novara: "Il gruppo di Forza Italia Novara giovanile in merito alla vicenda dei militari italiani detenuti in India, ha chiesto alle istituzioni, ai partiti e alle associazioni civiche di stringersi intorno alle famiglie dei marò arrestati illegittimamente in India. Per questo il sodalizio del Comitato tricolore ha invitato soggetti politici e cittadinanza a promuovere una fiaccolata di solidarietà nei confronti dei nostri militari arrestati. Un nobile iniziativa di cui il movimento giovanile è stato promotore insieme a tutti coloro che non intendono restare indifferenti alle sorti dei due Fucilieri di Marina: Uomini che hanno giurato Fedeltà alla Bandiera Italiana, servendola sempre e comunque. La Fiaccolata che si è svolta in concordanza con gli esponenti di Blocco Studentesco, de I Fratelli d’Italia e di NCD si sono uniti prendendo una presa di posizione non di partito, ma di cuore perché non vogliono che l’Italia lasci i nostri marò in balia del pressapochismo delle autorità indiane perché non si può privare una persona innocente della sua libertà. “Nessun filo spinato potrà mai fermare il vento”- così inizia il comunicato stampa di Riga. La Fiaccolata di Solidarietà tenutasi ieri è stata una manifestazione con i ragazzi di Blocco Studentesco, Fratelli d‘Italia e NCD lavorando in modo sinergico nonostante i diversi schieramenti politici. Con i coordinatori provinciali dei quattro partiti abbiamo creato il Comitato Tricolore in modo che la manifestazione non prevedesse la presenza di simboli politici ed è stata assolutamente super partes” -tiene a sottolineare Francesca. Nell'intento degli organizzatori dunque, nessuna speculazione di qualunque tipo sull'iniziativa, la Fiaccolata ha voluto solo testimoniare la vicinanza di noi tutti, ai due marò e alle loro famiglie, un semplice e sentito gesto di affetto della nostra comunità nei loro confronti. Abbiamo portato avanti l’evento in modo costruttivo, ognuno dando il proprio contributo e occupandosi al massimo per la riuscita della manifestazione con l’intento di non spegnere l'attenzione sulla vicenda chiedendo al governo di riportare a casa i nostri marò- E' così che Francesca spiega il senso della fiaccolata. Devono rientrare nel nostro Paese come c’è scritto nei trattati internazionali. Siamo qui perché non vogliamo dimenticarli: le istituzioni hanno il dovere di essere presenti. Noi ieri lo eravamo “simbolicamente” con questa marcia perché esigiamo che vengano riportati in Italia. Il nostro Paese- continua- dovrebbe tirare fuori gli attributi e comportarsi come si sono comportati alcuni Stati che hanno vissuto criticità simili e sono intervenuti direttamente andando a riprendersi “materialmente” i propri uomini. Sarebbe auspicabile che alle voci italiane, pure autorevoli- comunica Federico Mazzaron, vicecoordinatore- si associno quello del mondo libero, perché ogni ritardo peserà sulla vita dei nostri marò e perché non è in gioco soltanto il destino di due uomini, ma vengono messe in discussione la certezza del diritto internazionale, le convenzioni e le leggi del mare, la sicurezza della navigazione, il contrasto alla piaga evidentemente redditizia della pirateria, la dignità di due giovani di un’Arma Navale che ha un prestigio e un tradizione secolari e che prepara autentici e affidabili professionisti. I due marò italiani possono avere ecceduto nelle loro funzioni, ma non sono terroristi», " Massimiliano Latorre e Salvatore Girone -prosegue Bordini- hanno agito in acque internazionali, quindi devono essere processati in Italia. Se i nostri marò non torneranno allora bisognerebbe rimettere in discussione tutto, a partire dalla nostra partecipazione alle missioni internazionali". “La mia militanza all’interno delle forze armate - aggiunge Fierro - (militante del gruppo e primo caporal maggiore Vsp ) non può che farmi sentire vicino a quei due nostri ragazzi ora in difficoltà per difendere il loro Paese. Non vanno lasciati soli, ne loro ne le loro famiglie. Auspico un buon esito della vicenda, che tornino al più presto alle loro case e nelle proprie famiglie”. “Voglio ringraziare tutti coloro che hanno partecipato alla riuscita di questa manifestazione, ai cittadini presenti alla fiaccolata: segno che la gente dimostra ancora sensibilità e che ha voglia di cambiamenti, cittadini che hanno la responsabilità ed il dovere di non rimanere spettatori passivi di questa incresciosa vicenda. La solidarietà, le mobilitazioni ed il sostegno fini a se stessi non sono più sufficienti e la comunità novarese ha sentito particolarmente vicina la storia e la volontà della stessa di poter partecipare attivamente affinchè tutto si possa concludere nel migliore dei modi; ringraziamento ai coordinatori provinciali dei movimenti giovanili: Aggradi, De Grandis, Marinò e Minafra con i quali ogni giorno, da tre settimane a questa parte, sentivo e vedevo quotidianamente, nonostante gli impegni lavorativi e universitari di tutti per la realizzazione di questa manifestazione: questo dimostra che si può collaborare insieme quando l’obiettivo è uno solo al di là della propria appartenenza, è cioè quello di interessarsi al nostro comune destino; ed un ringraziamento speciale ai ragazzi di Forza Italia dei coordinamenti della altre Provincie che hanno partecipato facendo con noi “squadra”, in particolare Forza Italia del movimento giovanile di Vercelli con Luca Maria Rossi e il coordinatore regionale Gianluca Colletti di Giovane Italia Alessandria".