Novara - "Il distretto “Vela” sta chiudendo? Questa - ci scrive Alessandro Alessio, portavoce di Fli Novara - la domanda più ricorrente che ci viene rivolta dagli utenti del servizio distrettuale dell’ASL Novara, situato in via F.lli di Dio n. 7, avente competenza sui quartieri Nord, Nord-est del Comune di Novara, nonché sul Comune di Caltignaga. Da diversi giorni, infatti, abbiamo registrato un diffuso allarmismo per la notizia, ad oggi solo ufficiosa, della chiusura del Distretto in forza di una decisione in tal senso della Regione Piemonte. Allarmismo legato al timore di non poter più fruire dei servizi sanitari di base quali prelievi del sangue, medicazioni, iniezioni, cui si aggiungono le attuali cure ambulatoriali specialistiche in ginecologia, pediatria e nei fondamentali incontri post-parto. In molti, ed in particolare i cittadini anziani e disabili, si sono rivolti a noi di Futuro e Libertà per L’Italia Sezione di Novara, per il tramite degli uscenti consiglieri di quartiere Mannino, Cutri, Gattere e Corleo, perché vengano date loro spiegazioni ed informazioni più dettagliate sulla questione, palesando ovviamente il disagio che si verrebbe a creare laddove l’utenza si dovesse veder obbligata a raggiungere personalmente la sede ospedaliera “Maggiore della Carità” di corso Mazzini, ovvero la sede dell’Azienda Sanitaria Locale di Via dei Mille. Noi di Futuro e Libertà per l’Italia sezione di Novara, ove trovassimo fondatezza e conferma in detto crescente timore, faremo tutto ciò che è nelle nostre possibilità e disponibilità per sollevare alta la protesta in merito a tale contestabile decisione. Già con la chiusura del Distretto Sanitario Ovest, meglio noto come distretto Villa Costa di Corso Vercelli, gravi e non più rimediati furono i disservizi ed i disagi arrecati all’utenza del quartiere. Ora, paventandosi la possibilità che un secondo distretto sanitario venga chiuso e dismesso, con le ovvie ripercussioni che tutto ciò comporterebbe per i concittadini dei quartieri serviti dal distretto in oggetto, riteniamo doveroso che si faccia assoluta chiarezza nel merito, pretendendo legittimamente risposte concrete. Dunque, rivolgiamo un accorato appello al Commissario dell’A.S.L. Novara, affinché non esiti nello sgombrare il campo da equivoci di sorta, facendo al più presto chiarezza su quanto paventato e dando le dovute spiegazioni circa l’eventuale adozione di una decisione chiaramente foriera di disagi per molti cittadini. Ci chiediamo, inoltre, se la Regione Piemonte ritenga equo un siffatto taglio, e soprattutto quale sia la soluzioni che intenda adottare per ovviare ad un disservizio tanto dannoso quanto irrimediabile. Fli Novara, ferma nel ritenere che i Distretti Sanitari di Novara e Provincia non siano affatto causa dello sconsiderato aumento della spesa sanitaria, né causa dei mai assenti sprechi propri dell’ambito sanitario, lamenta che sia almeno garantita l’apertura di un ambulatorio infermieristico locale atto a fornire prestazioni basilari quali il prelievo del sangue in favore di coloro che sono soggetti a prelievi ripetitivi (ad es.: i prelievi finalizzati a calcolare il Tempo di Protrombina) anche di carattere intramuscolare, il controllo della pressione arteriosa, oltre alle medicazioni essenziali d’ogni genere. Ecco perché, qualora la temuta chiusura dovesse venir confermata dalla Regione, invitiamo fin d’ora il sindaco di farsi carico di adibire, nella zona interessata, un locale idoneo all’apertura di un ambulatorio infermieristico volto a fornire le predette prestazioni di base, utilizzando eventualmente le sale un tempo utilizzate dai Consigli circoscrizionali. Fli Novara, sempre presente sul territorio e mai refrattaria ai timori od alle lagnanze dei suoi concittadini, seguirà la vicenda con estrema attenzione, proponendo una petizione popolare ed una raccolta firme".