![Gian Carlo Locarni (Lega Nord) Gian Carlo Locarni (Lega Nord)](https://www.freenovara.it/sites/default/files/imagecache/400xY/locarni_gcarlo_43.jpg)
Novara - Riceviamo e pubblichiamo alcune considerazioni di Gian Carlo Locarni (responsabile tematiche ambientali provincia di Novara) sulla politica energetica promossa dal Governo Renzi nel Decreto Sblocca Italia: "Con la presente mi sento in dovere d'intervenire in merito al decreto Sblocca-Italia e sottolineare come lo stesso assuma un percorso di omicidio della democrazia e del federalismo per quanto riguarda le materie energetiche. Il decreto in questione, salvo modifiche dell'ultima ora da parte del ministero dell'Ambiente o delle attività produttive, porterà la potestà delle decisioni sulle ricerche di idrocarburi al Governo in modo tale da poter bypassare possibili veti e pressioni dei vari comitati cittadini che hanno realmente a cuore l'ambiente. Basterà infatti al Governo inserire nelle documentazioni il riferimento dell'art. 44 del suddetto decreto, che cita testualmente: "Al fine di valorizzare le risorse energetiche nazionali e garantire la sicurezza degli approvvigionamenti nazionali, le attività di prospezione, ricerca e coltivazione di idrocarburi e quello di stoccaggio sotterraneo di gas naturale rivestono carattere di interesse strategico e sono di pubblica utilità, urgenti e indifferibili" in modo tale che non vi saranno più competenze in concorrenza tra Stato e Regioni ma certificando un triste ritorno al centralismo governativo, il quale su materie di così rilevanza sociale porterà una distanza abissale con i territori. Torneremo ad avere dei tecnici che valuteranno da Roma su dei fogli di carta se un progetto va bene o meno, senza tenere conto della realtà territoriale che oltre alla fase tecnica comporta altri aspetti conosciuti da chi vive i territori, Enti Locali e Regioni per intenderci. A fronte dell'approvazione di detto decreto su tali tematiche mi sento, ahimè, certo che le ricerche di idrocarburi nel novarese non avranno più alcun freno e tutto ciò che fino ad ora sembrava possibile contrastare non lo sarà più almeno, per via istituzionale, saremmo obbligati ad assistere allo scempio del territorio con conseguente rischio per la salute, grazie alla miopia amministrativa e centralista, che porterà in dono solo stravolgimenti territoriali in nome dell'autosufficienza energetica (utopia allo stato puro). Il sottoscritto come molti altri continuerà a ribadire il proprio dissenso a pratiche obsolete, come la ricerca di idrocarburi, e perorerà sempre la propria convinzione i sostegno e sviluppo delle fonti rinnovabili, vero percorso da incentivare e perseguire a tutti i livelli istituzionali".