Franzinelli: Insulti a Cota e difese a Napolitano, le due facce del Pd

Novara - Riceviamo e pubblichiamo dal capogruppo della Lega Nord in Consiglio comunale, Mauro Franzinelli: "E’ incredibile come certe forze politiche siano talmente ipocrite da cadere nell’indecenza. Mi riferisco al Pd, rappresentato dal Consigliere regionale Placido, che con un impeto di vera e propria maleducazione, ha insultato prima in Consiglio e poi sugli organi di informazione il presidente del Piemonte Cota paragonandolo ad uno squatter, cioè a coloro che proprio a Torino qualche anno fa si sono caratterizzati per aver distrutto vetrine, danneggiato i tram e lanciato bottiglie agli agenti della polizia. Soggetti da sempre tollerati, se non tacitamente sostenuti, proprio dalle amministrazioni comunali targate Pd. Ancora più incredibile la totale indifferenza dei suo compagni e delle segreterie dello stesso PD, che ben si guardano da prendere le distanze da tali insulti. Se però ad essere insultato è qualche altro rappresentante istituzionale, ovviamente benvoluto dalla sinistra salottiera e di potere, ne nasce un caso nazionale. Un esempio sono i recenti insulti al Presidente della Repubblica. Gli insulti sono insulti per tutti, coma dovrebbe ben sapere il consigliere Placido “dalla querela facile”, da condannare senza riserve, a maggior ragione se vanno a toccare le figure istituzionali, come nei due casi citati e, nel caso di Cota, un Presidente eletto dal popolo che, a fronte di difficoltà e ostacoli di ogni tipo, sta governando bene una Regione lasciata allo sfascio da chi adesso si erge a moralizzatore. Purtroppo ormai il vizio del Pd è di dividere chi governa in persona di serie A, se strumentali ai loro progetti, da tutelare in tutti i modi, e in persone di serie B se ritenute “nemici politici”, quindi degne di qualsiasi insulto. Ritenendo difficile che certi personaggi scendano dal loro piccolo scranno per chiedere scusa, credo che esista una sola parola per classificare questo deprecabile comportamento degli esponenti del PD: vergogna".