Novara - "Egregio direttore - ci scrive Mauro Franzinelli, capogruppo della Lega Nord in Consiglio comunale e segretario provinciale del Carroccio - dalle recenti dichiarazioni apparse sugli organi di stampa scopriamo in modo chiaro il pensiero del nuovo governo di questa città sull’identità dei Novaresi. Niente di cui meravigliarsi sul fatto che questi amministratori avranno un occhio di riguardo verso gli immigrati, ma quello che stupisce è che vanno anche oltre: l’identità novarese dovrà essere annichilita ed entrare tutto in un grande calderone muti-culturale. Abbiamo capito, dalle parole del neo-assessore Augusto Ferrari, che per la giunta Ballarè essere Novaresi d.o.c. significherà portare il niqab od il burqa, essere di religione musulmana e, possibilmente, abbandonare la paniscia e festeggiare con il cus-cus. A parte l’ironia (ma non siamo tanto lontani dalla realtà), è bene ricordare all’assessore ed al Sindaco Ballarè cos’è l’identità di una città e dei suoi abitanti.
Ogni collettività umana, ed evidentemente anche quella che partecipa alla vita di una città, per sentirsi identitaria deve avere un riferimento comune. Questo nasce dalla sua storia, lontana e recente, e fonde cultura, lingua, religione, usi e costumi. Queste caratteristiche devono essere condivise e ciò non toglie, anzi è auspicabile per una corretta integrazione, che anche persone arrivate di recente sul nostro territorio possano col tempo riconoscersi in questi valori, in questi riferimenti comuni. Non possiamo stravolgere questo semplice concetto, ma l’intenzione del Sindaco Ballarè e dei nuovi amministratori è invece la trasformazione dell’identità novarese, dimenticando ed affossando la nostra storia, adattandola a nuove culture che sono da pochissimo sul nostro territorio: sarebbe la sconfitta di generazioni di persone che hanno costruito questa città, persone che l’hanno vissuta e trasformata positivamente negli anni. Sarebbe la creazione di una Novara multi-culturale, dove gli ultimi arrivati hanno la precedenza rispetto ai Novaresi. Ma occorre anche ricordare, perché evidentemente ciò non è chiaro a Ballarè e assessori, che senza una vera identità culturale condivisa non vi è neanche identità civica. E una comunità che è priva di identità civica è una comunità che non rispetta il proprio territorio e la propria città. Prevale l’egoismo personale o di gruppo e, per fare un esempio, continueremo ad avere persone che sfasciano più facilmente le panchine e sporcano più facilmente le strade, schiamazzano più facilmente sotto le finestre di chi dorme, usano più facilmente modi poco educati. Quindi, per concludere, l’identità novarese è un patrimonio da mantenere e salvaguardare, è la base del vero senso della nostra comunità, con la nostra storia e le nostre radici, fondamentali per costruire il nostro futuro. Occorre operare in questo senso, non cercando di annichilirla, fondendola o, peggio, assimilandola ad altre lontane culture, come la giunta Ballarè ha espresso con parole molto esplicite. La Lega Nord non starà a guardare eventuali azioni amministrative di questo tipo, saremo sempre al fianco dei nostri concittadini che hanno reso, con il loro lavoro, importante Novara. Quelle stesse persone che tornando nella nostra città e leggendo il cartello segnaletico con scritto “Nuara” provano una sincera emozione. Alla faccia di chi vuole farci vergognare di sentirci Novaresi".