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Franzinelli: Nuovo campo nomadi: ma il sindaco Ballarè da che parte sta?

Novara - "Si è conclusa - ci scrive Mauro Franzinelli, Lega Nord - l’annosa vicenda della realizzazione del nuovo campo nomadi, che con il trasferimento definitivo delle 13 famiglie nella dislocazione di Agognate mette fine ad una vicenda difficile, iniziata con la scelta sciagurata del 1999 da parte dell’allora Amministrazione di centro-sinistra. Una scelta assurda ed infelice che vide gli amministratori della Giunta Correnti totalmente ciechi davanti alla prospettiva di costruire un campo davanti ad abitazioni di famiglie civili, a fianco di aziende produttive, in una zona sostanzialmente fino ad allora tranquilla. Per 10 anni quella zona è diventata un inferno per i cittadini novaresi che vi risiedevano. L’Amministrazione Giordano ha avuto il merito di affrontare il problema e, seppur con tante difficoltà subentrate nel frattempo, risolverlo definitivamente. Il trasferimento di questi giorni è l’ultimo atto del lavoro di chi c’era prima, di chi ha voluto in tutti i modi trovare una soluzione ai disagi dei cittadini novaresi. Ora però preoccupa l’atteggiamento della nuova amministrazione di centro-sinistra di Novara, che dopo avere doverosamente completato “l’operazione trasferimento”, sembra non saper che pesci pigliare. E’ vero, non è una novità per Ballarè e compagnia cantante essere inerti davanti ai problemi (salvo quando si tratta di aumentare le tasse), ma non vorremmo che in questo caso l’inerzia vada a vanificare il risultato finale di questa azione. Il nuovo campo nomadi, infatti, dovrebbe essere gestito, secondo quanto avevamo concepito noi, in modo innovativo, senza creare nuovamente un’area franca dove nessuno paga e nessuno si assume responsabilità. Questo ricadrebbe sulle spalle di tutti i Novaresi e sarebbe totalmente ingiusto. Riassumiamo allora il progetto dell’Amministrazione precedente. Il nuovo campo ha avuto un costo quantificabile in 120.000 euro finanziati dalla Regione e 380.000 euro a carico del Comune. Il vecchio campo costava all'Amministrazione circa 60.000 euro all’anno, dovuti al consumo di acqua potabile, di elettricità, allo spurgo dei bagni chimici e alla raccolta rifiuti. Questi costi, nel nuovo campo, non devono essere più a carico del Comune, ma essere invece a carico di chi usufruisce del campo. Le famiglie rom ivi posizionate, come tutti i cittadini di questa città, devono sottoscrivere i contratti per le varie forniture; in più i bagni sono di tipo tradizionale e quindi non necessiteranno di spurgo. Oltre a ciò le famiglie rom dovrebbero sottoscrivere un contratto di manutenzione del campo, al pari delle spese condominiali in un immobile adibito a più abitazioni, quantificabili in circa 100 euro mensili. A tali condizioni le famiglie rom, che tempo fa erano già state interpellate, avevano risposto positivamente. A fronte di tutto ciò, solamente con il risparmio di costi attualmente sostenuti, il Comune di Novara ammortizzerebbe il costo del nuovo campo nel giro di  circa 6 anni. E soprattutto si farebbe in modo che non esistano più anomalie. Anche le famiglie rom che saranno nel nuovo campo dovranno finalmente pagare i servizi e rispettare le regole come tutti i Novaresi. Altrimenti potranno scegliere di andare in un'altra città. Questo è il progetto della scorsa Amministrazione di centro-destra. Tutto bene, quindi? Forse, a meno che… l’Amministrazione Ballarè decida, nella sua frenesia di discontinuità, di cambiare direzione, favorendo le famiglie rom a scapito dei Novaresi, che così continuerebbero a pagare le loro spese; ci domandiamo, infatti, come facciano alcuni componenti di tali famiglie rom a possedere auto lussuose che sfrecciano per la città, fatto assolutamente contrastante con eventuali condizioni di difficoltà economiche. Vedremo, sindaco Ballarè, da che parte sta: se, dopo aver scelto di mettere le mani nelle tasche dei cittadini novaresi raddoppiando l’accisa sull’elettricità, ora continuerà a non far pagare le famiglie rom per quanto dovuto. In questo caso ci chiederemmo se è il Sindaco di tutta Novara, oppure è solo il Sindaco dei nomadi. Sull’argomento il gruppo consiliare Lega Nord – Bossi presenterà una mozione, accompagnata da una bozza di patto da far sottoscrivere alle famiglie rom".