Novara - All'apertura dei lavori del Consiglio Comunale in programma dalla mattina di oggi, giovedì 23 febbraio, il gruppo di Fratelli d'Italia ha espresso solidarietà per Ahmadreza Djalali, il ricercatore iraniano imprigionato a Teheran e condannato alla pena capitale, indossando le magliette con la scritta "#SaveAhmad". Queste le dichiarazioni del gruppo lette in aula dal consigliere Ivan De Grandis: "Fratelli d’Italia vuole esprimere la propria solidarietà ad Ahmadreza Djalali, il ricercatore iraniano specializzato in medicina delle grandi emergenze, detenuto da aprile 2016 in un carcere di Teheran e condannato alla pena capitale. Da oltre 5 anni lavorava in Italia al Crimedim di Novara, il centro di ricerca in medicina dei disastri dell’università del Piemonte orientale. Da 10 mesi è in isolamento, con l’accusa di aver collaborato con Paesi nemici della repubblica islamica. Dalle autorità iraniane gli è stato negato il diritto di essere difeso da un avvocato, così a dicembre scorso il ricercatore ha iniziato uno sciopero della fame che ha aggravato notevolmente le sue condizioni di salute. Nelle scorse settimane anche il parlamentare di Fratelli d’Italia Gaetano Nastri si è speso per questa battaglia scrivendo al Ministro competente. Purtroppo abbiamo appreso nelle ultime ore che le Autorità Iraniane continuerebbero a rigettare l'avvocato del Dottore, che conosce il caso in ogni dettaglio, con l'intento probabile di assegnargli un avvocato d'ufficio. Per questa ragione sembra che il dottor Djalali voglia iniziare uno sciopero della sete venerdì prossimo. Pare confermato che sia tornato in isolamento e che abbia già ricominciato lo sciopero della fame. Siamo molto preoccupati perché il temuto sciopero della sete non gli darebbe la possibilità di sopravvivere a lungo. Rinnoviamo quindi l'appello a tutte le Autorità, affinché ogni iniziativa diplomatica possa proseguire con vigore e convinzione. Fratelli d'Italia ritiene imprescindibili i valori della VERITA’, della GIUSTIZIA e della LIBERTA’ e per questo oltre ad esprimere oggi la nostra solidarietà, ci impegniamo nei prossimi giorni a donare al Comune a nostre spese, uno striscione da esporre affinché non cali l’attenzione generale su questo caso".